SENIGALLIA – Sono molteplici i cantieri edili sorti in queste settimane in città e alcuni cittadini hanno notato l’assenza di un qualunque cartello di cantiere o di identificazione dei lavori. Cosa che ha fatto scattare le due consigliere del Movimento 5 Stelle Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma, le quali hanno richiesto all’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi il motivo di tale assenza.
I cantieri in questione sono quelli di viale Bonopera, di fianco alla stazione, sorto per abbattere la “pinetina” in previsione della realizzazione di un parcheggio a pagamento; quello sul lungomare Cesano, dove sono stati abbattute una cinquantina di tamerici per il rifacimento del marciapiede, e del cantiere sito sulla c.d. curva della Penna, per i lavori preparatori alla realizzazione di una grande rotatoria sulla statale adriatica nel suo tratto cittadino. Cantieri in cui dovrebbero essere esposti i cartelli obbligatori per legge, ovvero il cartello di cantiere che deve contenere i dati sui lavori da eseguire e le relative autorizzazioni; e il cartello di identificazione dei lavori, che deve essere esposto contemporaneamente alla consegna dei lavori a cura dell’impresa esecutrice. Nei cantieri visionati dalle due consigliere comunali del M5S erano visibili solo le delimitazioni della zona dei lavori, i cartelli di divieto di sosta e di accesso, e i cartelli stradali di lavori in corso.
All’interrogazione, l’assessore Monachesi ha ribadito che i riferimenti legislativi riportati da Palma e Martinangeli erano superati da normative più recenti e che in mancanza di chiarezza si rischia solo di creare caos. Dopo aver suggerito di considerare altre leggi non citate dalle due consigliere, quali il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380-Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50-Codice dei contratti pubblici, il Codice della Strada ed il Regolamento Edilizio, l’assessore senigalliese ha dichiarato che l’operato segnalato al M5S e da questi all’amministrazione comunale è più che legittimo.
Ma Stefania Martinangeli e Elisabetta Palma non si sono date per vinte: se la legge non prevede l’obbligo della cartellonistica per i cantieri per l’abbattimento di alberi che durano meno di una settimana, perché l’amministrazione avrebbe chiesto in un secondo momento di esporla? «Perché, ci chiediamo, chiedere un adempimento inutile se le normative da noi richiamate non si applicano ai cantieri di Cesano e viale Bonopera, come dice l’assessore Monachesi, e quindi non sussiste l’obbligo di esposizione dei cartelli di cantiere? Forse perché i lavori di sbancamento e la creazione di scavi per il getto dei plinti di edificazione necessitano invece di un simile inutile adempimento?».
C’è poi la questione sicurezza che non convince le due consigliere grilline: «in caso di abbattimento di alberi o di potatura in quota con l’ausilio di auto cestelli, è necessaria una procedura rigorosa di identificazione dei rischi di eventi infortunistici in particolare modo per i cantieri aperti in città, in prossimità di strade e viali. Non è quindi ipotizzabile la legittimità dell’assenza di un simile cartello. E se a Senigallia non si applicano le leggi, oltre a verificare, sottoporremo la questione agli organi competenti al controllo».