Senigallia

Senigallia, macchie rosse in mare: «Niente paura, è l’eutrofizzazione»

Il comandante della Guardia Costiera rassicura: si tratta di un fenomeno naturale dovuto al caldo e alle correnti deboli di questi giorni

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Macchie rossastre in mare: è il fenomeno dell'eutrofizzazione dovuta alla proliferazione di microrganismi nelle acque a Senigallia

SENIGALLIA – Diversi cittadini si sono accorti in questi giorni della presenza di macchie rossastre nelle acque del mare Adriatico, viste soprattutto sul lungomare di ponente. Si tratta però di un fenomeno naturale, l’eutrofizzazione, che non deve preoccupare.

A rassicurare tutti ci pensa il comandante dell’ufficio locale marittimo, Eugenio My, in merito agli avvistamenti segnalati ieri, 1 aprile. «Si tratta dell’eutrofizzazione, un processo per cui si colora di rosso l’acqua in cui è presente una grande quantità di sostanze organiche prodotte per lo più da alghe».

La proliferazione di queste microrganismi è data essenzialmente da tre fattori. Innanzitutto il caldo: le alte temperature registrate in questi giorni hanno favorito la produzione – le cosiddette fioriture – di fitoplancton; in secondo luogo, lo scarso ricambio di acqua: l’assenza di vento e il mare molto calmo hanno generato poche correnti marine.

Il terzo fattore, che è però per lo più una conseguenza delle altre due condizioni, è l’alta concentrazione di anidride carbonica: con meno ossigeno, oltre al colore rossastro, l’ambiente diventa meno ospitale per altre specie, come i pesci.

Macchie rossastre in mare: è il fenomeno dell'eutrofizzazione dovuta alla proliferazione di microrganismi nelle acque a Senigallia
Macchie rossastre in mare: è il fenomeno dell’eutrofizzazione dovuta alla proliferazione di microrganismi nelle acque a Senigallia

«Già altre volte, continua il comandante della locale Guardia costiera, è intervenuta l’Arpam (l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) per svolgere analisi sui campioni prelevati a Senigallia come in altre aree costiere, confermando ogni volta che si tratta di fenomeni naturali, risultati della proliferazione di sostanze organiche, che non devono destare preoccupazione».