SENIGALLIA – Il reparto di rianimazione dell’ospedale di Senigallia, al centro di questa tempesta coronavirus, è anche il destinatario di varie donazioni da parte di privati, imprese e associazioni che vogliono rendersi utili. Il consorzio “Senigallia Spiagge” e il sindacato dei balneari Oasi-Confartigianato si sono rimboccati le maniche procurando e donando al nosocomio senigalliese un’apparecchiatura per la ventilazione polmonare.
Si tratta di un macchinario che serve per far fronte ai fabbisogni dei tantissimi ricoverati, ben 68 nei vari reparti dell’ospedale di Senigallia riclassificato come covid+ e 6 in terapia intensiva (dato del 21 marzo ore 12). Il dott. Andrea Ansuini, responsabile dell’unità operativa, ha informato che l’apparecchio è già stato messo in funzione e «consentirà di assistere i numerosi pazienti gravi affetti da patologia polmonare indotta dal Coronavirus anche nei vari reparti» con «possibilità di migliorare gli esiti purtroppo infausti che il nostro Paese sta contando».
Un modo per contribuire in questa battaglia assieme a tutto il personale che lavora in ospedale, che sta dando il massimo da settimane per sconfiggere la pandemia di coronavirus mettendo a rischio la propria incolumità personale; un modo per far sentire la vicinanza della città, in questo caso degli operatori balneari, durante un periodo tragico con la conta dei decessi in continuo aumento.
«Non servono gesti eclatanti – spiegano dalla Confartigianato senigalliese – Ognuno di noi può nel proprio piccolo aiutare l’intera comunità, semplicemente rispettando le norme, le regole e i comportamenti necessari per prevenire e ridurre i rischi di contagio da Coronavirus».