SENIGALLIA- Da quattro anni è il presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, ex giocatore di calcio a 5 è rimasto sempre legato al mondo dello sport. Camicia a righe, giacca blu e pantalone grigio, è stato lui l’ex sportivo più acclamato durante cerimonia di apertura del Trofeo Coni. È arrivato con mezz’ora di anticipo e non si è sottratto a selfie con bambini e fan, ma anche alle tante domande di addetti ai lavori e giornalisti. Per lui ieri, 21 settembre, è la seconda volta sulla spiaggia di velluto, dov’era stato nel maggio del 2016, quando la Rotonda a Mare era stata scelta come location per salutare gli atleti marchigiani in partenza per le olimpiadi di Rio.
Presidente, come mai la scelta di questa manifestazione è caduta su Senigallia?
«È un progetto che va avanti da tempo, lo sport si fa sul territorio, su ogni territorio. Le Marche sono una regione importante ed era una delle candidate a questo evento, poi la scelta e tutta la progettazione che ci ha permesso di realizzare tutto questo».
Un modo per rilanciare il territorio dopo il sisma…
«L’idea di scegliere Senigallia è arrivata prima del terremoto, ma sono molto contento che questo evento possa contribuire a rilanciare una regione bellissima come le Marche, grazie al Trofeo Coni possiamo dare un segnale importante, un esempio di ripartenza».
Quante sono le discipline in cui si sfideranno i ragazzi durante la durata del Trofeo Coni?
«Sono 31, ed i ragazzi in gara hanno dai 9 ai 14 anni. Per molti di loro è la prima grande esperienza, e sarà un’esperienza che si porteranno dietro per tutta la vita».
Quanto è importante che un bambino pratichi sport?
«È fondamentale. Con lo sport s’impara la disciplina, si socializza, s’impara a vincere ed a rialzarsi quando si perde. Lo sport è una parte importante della vita di uno di noi e nei bambini viene vissuto come un gioco, un sogno, e questo rende tutto ancora più bello».
Lei ha dato l’avvio ai giochi: sarà presente anche alla chiusura della manifestazione?
«Purtroppo per impegni istituzionali non potrò esserci e questo mi dispiace molto».