TRECASTELLI – Allevamento di cani di Trecastelli: è ancora emergenza brucellosi. Dopo l’intervento delle associazioni animaliste che denunciano i gravi ritardi con cui la Regione Marche e la Asur stanno affrontando la vicenda, in cui vi sono a rischio quasi 1000 cani di piccola taglia, metà dei quali malati di “Brucella canis”, zoonosi trasmissibile anche gli umani, ora a intervenire è il capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialardi. Sua un’interrogazione presentata in consiglio regionale in cui chiede alla Regione di intervenire subito a sostegno delle associazioni e per salvare i cani.
«La vicenda, infatti, senza uguali né in Italia né in Europa, sta assumendo contorni molto preoccupanti – scrive Mangialardi -; dopo il sequestro della struttura, avvenuto lo scorso gennaio, e l’affidamento della gestione al Comune di Trecastelli, la situazione è migliorata ma tutt’altro che risolta, come denunciano molte associazioni animaliste. A complicare il quadro è soprattutto il numero di animali ancora presente all’interno dell’allevamento, circa 600 sui 900 rinvenuti, a fronte dei 200 accreditati».
La vicenda ha destato molto scalpore e indignazione. La Procura di Ancona ha disposto il sequestro degli animali e della struttura, ma ad oggi il numero dei cani è aumentato essendo tutti stipati in spazi angusti e trasportini. Anche la zoonosi di cui alcuni cani erano infetti, si è progressivamente estesa a un alto numero di cuccioli. Grazie all’intervento delle associazioni animaliste regionali e nazionali, qualcosa si è fatto e una prima separazione tra i cani sani e quelli contagiati è stata fatta, grazie anche a dei container inviati dalla Protezione civile. Ma la trafila sanitaria cui i cani devono essere sottoposti prima di poter essere spostati in un canile tampone e poter dunque essere dati in affidamento a una famiglia, è macchinosa e complessa. Caratteristiche che incidono negativamente sulla salute dei cani nell’allevamento di Trecastelli.
«Occorre agire in fretta – spiega il capogruppo Maurizio Mangialardi – per evitare che l’attuale emergenza degeneri in una vera e propria crisi sanitaria. Per farlo è necessario che la Regione Marche intervenga sostenendo il Comune di Trecastelli e le numerose associazioni che si stanno impegnando volontariamente per arginare questa incresciosa situazione. Servono risorse economiche, ma soprattutto è fondamentale che l’Asur Marche acceleri le operazioni di sterilizzazione per fermare il focolaio e dare avvio alle pratiche di affido avanzate da molti cittadini».