Senigallia

Manifestazione a Ostra dei comitati degli alluvionati, anche i sindacati al loro fianco

Anche le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil sosterranno l'iniziativa che si terrà nel piazzale antistante il ponte di Pianello, una delle aree più disastrate in quel terribile 15 settembre

Pianello di Ostra, una delle aree più colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022
Pianello di Ostra, una delle aree più colpite dall'alluvione del 15 settembre 2022

OSTRA – Si terrà sabato 13 maggio, a partire dalle ore 15:30, nel piazzale antistante il ponte di Pianello di Ostra, la manifestazione di tutti i comitati degli alluvionati del 15 settembre. Un evento che cade a otto mesi dai tragici fatti costati la vita a 13 persone e danni per diverse centinaia di milioni di euro; lo slogan è “Per non dimenticare”, perché l’obiettivo è non far spegnere i riflettori su quanto accaduto lungo un’intera vallata, quella del Misa e del Nevola, che ancora aspetta la messa in sicurezza del territorio.

Proprio per questo scenderanno in piazza tutti i comitati e non solo loro: lo faranno per la memoria di una tragedia che ha segnato per sempre le comunità da Arcevia a Senigallia (senza contare quanto avvenuto a Sassoferrato, Cantiano o Cagli). Il ricordo delle vittime è quanto mai doveroso, così come richiamare l’attenzione delle istituzioni su quanto accaduto e su quanto c’è ancora da fare.

Per esempio ancora non è stato nominato un commissario ad acta dedicato (come è stato per Ischia e sarà per l’Emilia Romagna) con i poteri di coordinare tutti gli interventi nel bacino, superando conflitti di competenze tra le decine di enti coinvolti. «Il sistema attuale ha portato a due alluvioni in 8 anni. Non intervenire sull’organizzazione riproporrà le stesse lungaggini e inconcludenze» sostengono gli alluvionati. Altro esempio è la mancata erogazione di «giusti ristori e indennizzi per tutti gli alluvionati e a coprire il 100% di tutti i danni, senza astruse esclusioni»; così come si deve «accelerare la messa in sicurezza del territorio delle valli del Misa e del Nevola» e adottare «un efficace sistema di monitoraggio ed allerta in modo che simili nefasti eventi alluvionali non si ripetano mai più». I comitati chiedono anche un cambio di metodo: «non si possono ripetere gli interventi ordinari e straordinari con lo stesso schema funzionale usati in passato. Oggi sono decine gli enti che intervengono (senza un coordinamento efficace) sul bacino idrografico del Misa e del Nevola. I risultati li conosciamo: due alluvioni in otto anni. Questa gestione si è dimostrata fallimentare».

Tra gli altri nodi c’è l’ufficio speciale di fiume, ma che ad oggi è solo una scatola vuota senza poteri e senza struttura, come già denunciato dal Partito Democratico nei giorni scorsi, e la reale quantificazione dei danni subiti da tutto il territorio durante le giornate del 15 e 16 settembre 2022. 

In piazza a Pianello di Ostra non ci saranno solo gli alluvionati ma anche tanti cittadini e le sigle sindacali. «Non è possibile che a distanza di mesi dalle alluvioni – sostengono Cgil, Cisl e Uil – la situazione degli argini e la messa in sicurezza del bacino idrogeologico siano rimaste tali ed anzi, in alcuni casi, addirittura peggiorate. Peraltro manca un progetto complessivo per mitigare il rischio di nuove esondazioni e la frammentarietà degli interventi, così come rimane ancora molto critica la situazione stradale e delle frane nelle aree interne, soprattutto per la viabilità minore e di collegamento tra le frazioni. Inoltre riteniamo prioritario dotare il territorio del Misa e del Nevola di un moderno sistema di rilevamento delle piene e delle portate sia dei fiumi che dei corsi periferici per evitare nuove tragedie».