SENIGALLIA – Ci sono soprattutto le strade da mantenere e alcune riqualificazioni tra le variazioni al piano triennale per le opere pubbliche che l’amministrazione ha approvato lo scorso luglio. Interventi che, grazie al cambio di tipologia del finanziamento che li sostiene, molti dei quali con i fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) altri con anticipi di cassa, possono essere portati al 2022, almeno nella progettazione o nell’avvio del cantiere.
Nella seconda variazione passata con delibera di giunta municipale n.197 prima della pausa estiva sono infatti anticipate la manutenzione straordinaria delle strade di Senigallia per cui la giunta ha previsto uno stanziamento di 709 mila euro al posto dei precedenti 409 mila. Una cifra importante ma ovviamente non risolutiva dello stato disastroso in cui versano alcune delle vie più trafficate della città – si veda via Pisacane per esempio, o via Mattei, che continuano a creare disagi – ma intanto verranno sistemate entro l’anno via della Chiusa al Vallone; via Mamiani in centro; la strada statale Adriatica nord al Cesano; strada Cannella-Roncitelli e la strada Corinaldese tra la complanare e borgo Ribeca, quest’ultimo con 450mila euro dedicati.
Proseguono invece i lavori per il risanamento di viale A. Garibaldi, zona Portone. Al tratto tra via Capanna e via Mercantini seguirà, senza soluzione di continuità, l’intervento nel secondo tratto, compreso tra via Mercantini e corso Matteotti. Con la variazione son previste risorse derivanti dal Pnrr per la rigenerazione urbana da 1,15 milioni di euro, mentre altrettanti ne dovrà investire Viva Servizi per l’adeguamento delle condotte fognarie e dell’acquedotto. Per ora, però, sono giunte risorse per soli 800mila euro. L’amministrazione comunale conta nel giro di un anno e mezzo di terminare l’intero viale, comprensivo del terzo stralcio tra corso Matteotti e la statale Adriatica.
E ancora: anticipata al 2022 la progettazione, in realtà già in fase di stesura, della ciclovia Adriatica nel tratto di lungomare Italia, a Marzocca. Previsti poco più di 400 metri dalla fine del lungomare Da Vinci (all’altezza del sottopasso del Clipper) verso sud: probabilmente verranno realizzati nella prossima primavera. Il tutto reso possibile grazie a un contributo Pnrr per la rigenerazione urbana da 375mila euro, già arrivato. L’assessore Regine ha anticipato che il tratto rimarrà a doppio senso di marcia e non vedrà alcuna soppressione di parcheggi: la pista ciclabile a due corsie verrà realizzata dove adesso è posta la siepe che separa la spiaggia di ghiaia dalla strada, e sarà simile all’intervento al Cesano.
Per quanto riguarda le riqualificazioni, alla rocca roveresca è prevista una nuova illuminazione artistica per 350mila euro, con contributo PNRR; dalla stessa fonte arriveranno 106mila euro di risorse per il restauro delle mura urbiche tra porta Maddalena e via Pisacane (zona pesa pubblica). Anche porta Maddalena, oggi Porta Mazzini (FOTO qui a destra), verrà restaurata con circa 250 mila euro di investimento: soldi che si affiancheranno agli oneri di urbanizzazione della lottizzazione antistante: in questo caso si deve lavorare ancora al progetto definitivo che coinvolgerà anche privati. Ben 457mila euro sono previsti per la riqualificazione del parcheggio della Pesa e delle vie adiacenti.
Sempre dal Pnrr arriveranno anche i soldi per il centro sportivo della Cesanella, dove son previsti lavori di miglioramento sismico e adeguamento antincendio: 200 mila euro la somma prevista. Nello stesso quartiere son previsti 1,3 milioni di fondi europei per l’adeguamento sismico e antincendio della scuola primaria di via Botticelli.
Grazie al programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQUA), si potrà far partire la progettazione e in alcuni casi anche i lavori relativi a quattro ambiti. In particolare verrà messa mano, grazie a quasi un milione di euro di fondi, al piazzale della stazione ferroviaria e al sottopassaggio con lo spostamento di quest’ultimo leggermente a sinistra della posizione attuale ed eliminazione delle barriere architettoniche: si potrà arrivare fino ai giardini Morandi grazie a un percorso ciclopedonale. Altro ambito è la riqualificazione funzionale del palazzo ex Collegio Pio IX (FOTO in alto), in piazza Garibaldi: L’immobile, oggi sede della Polizia locale, si trasformerà a carattere residenziale, mentre il piano terra verrà mantenuto come sede per varie associazioni. La previsione è che il comando e gli uffici della Polizia locale vengano spostati al secondo piano dell’ex Gil, dove son già presenti altri uffici comunali. L’operazione dovrebbe superare 1,28 milioni di euro. Partita la progettazione per il restauro e risanamento conservativo di palazzo Gherardi (FOTO a sinistra): tra fondi del Pnrr, fondi del programma Pinqua e apporto di capitali privati (Viva Servizi spa) a Senigallia dovrebbero arrivare ben 5,7 milioni di euro. Per l’esecuzione dei lavori si parla però della seconda metà del 2023, se non addirittura del 2024. Sempre per il programma Pinqua, un altro milioni verrà riservato (quasi a metà) per la riqualificazione energetica dei locali comunali in viale Bonopera e per la sistemazione del palazzetto ex IAT e del lungomare antistante.
Infine, non è stato ancora realizzato l’impianto ma è stata attivata la procedura per un nuovo project financing per la concessione degli impianti di videosorveglianza, semaforici, pubblica illuminazione e smart city. Il progetto prevede un partenariato pubblico privato con investimenti da parte della ditta che risulterà aggiudicataria della gara per oltre 7 milioni di euro. Altro progetto che invece vedrà l’avvio entro la fine dell’anno è quello relativo al dragaggio dell’area portuale, già finanziato, al contrario della foce del fiume Misa che invece dovrà attendere ancora proprio per carenza di fondi. Sempre in area portuale, slitterà almeno all’anno prossimo la realizzazione di un manufatto da destinare a sede del sodalizio “Amici del Molo” perché non è ancora arrivato il contributo della Regione Marche. Difficile prevedere quindi l’avvio di tutto l’iter per sostituire l’attuale casottino con circa 200 mila euro.