SENIGALLIA – Dopo vari rimandi è stata finalmente discussa e approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa delle Marche la mozione, presentata dal consigliere regionale della Lega, Sandro Zaffiri, sulla sanità senigalliese e delle Valli Misa e Nevola. Una mozione che impegna la giunta e il consiglio regionale – e quindi l’Asur – a mantenere e potenziare i servizi ospedalieri e le strutture presenti nel territorio, a coinvolgere i governi del territorio comprensoriale e la popolazione tutta, a riflettere slle potes presenti e sulla possibilità di istituirne una ulteriore.
Di fatto, con l’approvazione arrivata all’unanimità, il Consiglio regionale ha compreso in pieno le necessità, ragioni e i motivi di protesta di un territorio intero, quello delle vallate Misa e Nevola. Territorio che già in passato ha “pagato” un prezzo altissimo per le sempre maggiori trasformazioni del sistema sanitario regionale, e che oggi vuole invece mantenere – e dove possibile – ciò che c’è.
Un passo in avanti – commentano alcune delle sigle che avevano idealmente appoggiato la mozione del leghista Zaffiri – perché dimostra anche che le richieste fatte finora non erano fumose ma esigenze concrete. Passo in avanti anche perché di fatto ha scavalcato il consiglio comunale senigalliese (che non ha competenze decisionali in materia) dove un identico testo sulla sanità locale presentato sempre dalla Lega (consigliere comunale Davide Da Ros) era stato bocciato dalla maggioranza e da parte della minoranza.
«Oggi è viene riconosciuto che esiste un problema di sanità nel nostro territorio – scrivono dall’associazione Energie per Senigallia – che va affrontato subito e risolto. Una volta per tutte. Senigallia e i Comuni delle Valli del Misa e del Nevola hanno la stessa dignità delle altre realtà marchigiane».