MONTEMARCIANO – Pomeriggio di forte apprensione quello di oggi sul litorale di Marina di Montemarciano, dove si temeva che un bagnante fosse stato colto da malore mentre stava raccogliendo le cozze sugli scogli. È successo allo stabilimento balneare “Bagni Paolo Bananas”. L’uomo, 50enne, era in spiaggia insieme alla moglie quando poco dopo le 14 si era allontanato dicendo alla consorte di andare a cercare le cozze sugli scogli. Si era immerso e dopo oltre 40 minuti non tornava. A quel punto la donna, spaventata da quell’assenza prolungata e dal fatto che, nonostante lo stesse chiamando, non ricevesse risposta, ha temuto il peggio. Ha allertato il giovane bagnino facendo scattare le ricerche. E dalle 15 in spiaggia si è creato un gran trambusto, con la paura che il bagnante fosse scomparso in acqua o addirittura colto da malore.
In questa torrida estate la costa senigalliese ha già pagato un duro pegno in termini di malori fatali in mare, per questo i soccorsi sono scattati con grande rapidità. Il giovane bagnino, 17enne di Senigallia, brevettato dalla Società Nazionale Salvamento di Falconara-Ancona, si è subito adoperato per raggiungere gli scogli a bordo del pattino, ma c’erano onde troppo alte da rendere difficoltoso l’intervento, sebbene non fosse stato necessario issare la bandiera rossa del divieto di balneazione. Così senza perdersi d’animo, ha tentato di raggiungere gli scogli a nuoto, ma era altrettanto rischioso per la sua stessa incolumità. Dunque, il coraggioso Baywatch ha intrapreso una corsa a perdifiato sugli scogli sperando di individuare da lassù il bagnante ed eventualmente tuffarsi successivamente. A quel punto, la sorpresa e il lieto fine dell’intervento: il 50enne era seduto in un punto non visibile dalla spiaggia, dietro agli scogli, sano e salvo. Stava cercando le cozze e non aveva udito le grida della moglie che lo chiamava.
Col cuore sollevato e i piedi feriti dagli scogli aguzzi, il giovane bagnino ha riaccompagnato il bagnante dalla moglie tra i ringraziamenti e il plauso di quanti in spiaggia, hanno assistito al suo intervento. «Questi ragazzi hanno sia il brevetto da bagnino di salvataggio e l’abilitazione all’uso del defibrillatore per le manovre rianimatorie – spiega Massimo Albanesi, referente della sezione Società Nazionale Salvamento Ancona-Falconara – sono un piccolo esercito di sentinelle attive sulle nostre spiagge per la salvaguardia della vita umana in mare. Oggi l’esempio di quanto la loro figura sia essenziale in spiaggia, per questo come volontariato siamo attivi anche sulle spiagge libere con tre Centri di soccorso a Marina di Montemarciano, Falconara Marittima e Portonovo (presso lo Stabilimento Emilia)».