SENIGALLIA – Non si ferma la macchina solidale di Senigallia che sta da giorni aiutando la popolazione e l’ospedale a fronteggiare l’emergenza covid-19. Tra le novità sono in arrivo 20 mila mascherine chirurgiche per i cittadini senigalliesi, così come sono in distribuzione generi di prima necessità alle persone in difficoltà, non solo tramite la spesa sospesa, e dispositivi di protezione individuale agli operatori del reparto di diagnostica per immagini dell’ospedale di Senigallia, coinvolti nella diagnostica dei pazienti contagiati dal coronavirus. A tutto questo si aggiungono poi le varie raccolte fondi per l’ospedale che hanno abbondantemente superato – insieme – i centomila euro di donazioni.
Per fronteggiare l’epidemia, oltre a starsene a casa e a fare attenzione a una serie di norme igieniche, servono i dispositivi di protezione individuale (i famosi dpi) che però al momento sono ancora merce rara e preziosa: al di là dei costi aumentati – e in caso di eventuali sciacallaggi se ne occuperanno le autorità competenti – la loro reperibilità è drasticamente ridotta per il semplice cittadino. Consapevoli di queste difficoltà, i componenti del comitato “Un aiuto per l’ospedale di Senigallia” sta per distribuire ben 20 mila mascherine chirurgiche, donate dalla famiglia Colomboni, proprietaria del gruppo imprenditoriale Sodico, con particolare attenzione alle persone in questo momento più a rischio contagio e/o più svantaggiate e bisognose. La distribuzione – gratuita – avverrà nel modo più capillare possibile, avvalendosi di tutti gli enti e le associazioni di volontariato che si renderanno disponibili.
Nel frattempo, oltre alle mascherine, anche i beni di prima necessità e i generi alimentari sono divenuti beni preziosi in tempo di quarantena e di impossibilità a lavorare per molti. E chi non lavora rischia di non mangiare. Motivo per cui, oltre a varie iniziative solidali come la spesa sospesa, se n’è aggiunta un’altra, quella del gruppo “Misa per Senigallia”. Con le attività ferme e lo stop lavorativo «non sono poche le persone e le famiglie che iniziano a trovarsi in difficoltà economica. Anziani soli, disoccupati o dipendenti senza stipendio sono i primi a vedere svanire le certezze che sino ad ora garantivano una vita dignitosa. Un dato che ha destato parecchia preoccupazione è la giovane età media di chi ha chiesto aiuto: circa 40 anni». Da qui ha mosso i primi passi il gruppo di amici: hanno raccolto beni di prima necessità, in particolare generi alimentari e, grazie ad un capillare passaparola, li hanno distribuiti a oltre 30 famiglie che sono andate direttamente al punto di raccolta di via Corvi 19, quartiere Cesanella, o sono state raggiunte al domicilio. Altre iniziative, come un aiuto al pagamento delle bollette, sono in fase di valutazione. La speranza è che tali iniziative facciano rete e non rimangano isolate, per non dar modo a qualcuno di approfittarsene, lasciando in difficoltà altri.
Anche l’associazione senza fine di lucro “Accademia Ecografica Senigalliese”, presieduta dal dottor Giovanni Consalvo Traina, da tempo operante in ambito formativo nel reparto di diagnostica per immagini dell’ospedale di Senigallia, ha voluto effettuare una donazione di materiale sanitario agli operatori dello stesso reparto, per aiutarli durante le operazioni a stretto contatto con i pazienti contagiati dal coronavirus. Sono stati raccolti e donati dispositivi di protezione individuale come camici sterili, mascherine, guanti ma l’animo generoso non si è fermato. Anzi, ha raddoppiato, aprendo una raccolta di dispositivi di protezione e altro materiale sanitario per tutti i colleghi medici dell’ospedale cittadino, in particolare dei reparti di terapia intensiva e degenza dei malati covid-19. Ciò che serve, perché l’ospedale possa continuare nel suo servizio grazie a operatori dignitosamente protetti, è una serie di materiali come mascherine; camici sterili; visiere; copricapo; calzari; materiale igienizzante per mani, superfici ed ambienti; dispositivi elettronici, anche usati, ad esempio tablets da destinare ai reparti dove son presenti pazienti affetti da covid-19 che non possono in altro modo comunicare con i propri familiari. L’Accademia Ecografica Senigalliese ha voluto precisare che non si accetteranno donazioni in denaro, ma esclusivamente materiali e dispositivi, i quali, opportunamente imballati, dovranno essere recapitati presso il reparto di diagnostica per immagini della struttura ospedaliera di Senigallia, per poi essere distribuiti presso i singoli reparti in base alle rispettive esigenze.