Senigallia

Maxi bolletta da 20mila euro di metano a un senigalliese

Un ingegnere si è visto addebitare una cifra enorme e si è rivolto all'Unione Nazionale Consumatori per trovare una soluzione. Ecco com'è andata

gas, metano, cucina, utenza domestica

SENIGALLIA – Di certo non è cosa comune ricevere una bolletta di quasi ventimila euro. Eppure è quanto è accaduto a un ingegnere di Senigallia, che si è visto addebitare ben 19.953 euro per un consumo nella propria abitazione di oltre 24.000 mc di gas metano. Una cifra abnorme per un consumo spropositato. E per fare chiarezza, dopo un iniziale e comprensibile sgomento, si è rivolto agli avvocati Corrado Canafoglia ed Elisa Pellegrini dell’Unione Nazionale Consumatori.

I due legali hanno accertato che il consumo addebitato era riferito al periodo che andava dal 2009 al 2022: soprattutto che oltre 18mila euro si riferivano al periodo precedente il 2020. E quindi prescritto. Per risolvere la situazione, gli avvocati dell’Unc hanno prima contattato il fornitore del gas con un reclamo circa l’addebito sull’utenza domestica; poi si sono rivolti all’Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente che decide anche in materia di controversie.

In quella sede l’azienda fornitrice ha accolto la richiesta dei legali, stornando 18.300 euro di consumi relativi al periodo antecedente al 2020, quindi prescritti. Accolta di fatto la tesi degli avvocati senigalliesi, secondo i quali, per tutta la durata del contratto, il cliente aveva ricevuto bollette calcolate sulla base di letture presunte, senza alcuna rilevazione effettiva dei consumi. Per oltre 12 anni l’ingegnere non ha mai ricevuto richieste di conguaglio, che avrebbero potuto riequilibrare la situazione. Un accadimento purtroppo frequente, a cui spesso i cittadini non correttamente informati, fanno fronte con pagamenti anche quando non dovuti perché prescritti.