SENIGALLIA- Un vero e proprio stoccaggio di merce contraffatta quello scoperto e sgomitato ieri sera dagli agenti del Commissariato di P.S. di Senigallia. Così come disposto dal Questore Oreste Capocasa, ieri pomeriggio numerosi poliziotti erano impegnati nei servizi straordinari del controllo integrato del territorio, vigilando e controllando capillarmente gli snodi stradali, la stazione, i centri commerciali, il centro storico e tutto il litorale, in un’attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, soprattutto furti in abitazione, assicurando una presenza massiccia in tutto il comune senigalliese fino alla periferia e le aree più rurali. Proprio grazie a questi particolari moduli operativi della Polizia di Stato, gli agenti notavano in via Galilei un gruppetto di cittadini extracomunitari che armeggiavano in una siepe, mettendo letteralmente la testa tra i cespugli come se dovessero entrarvi dentro. Insospettiti e intuendo che qualcosa di illegale potesse nascondere quello strano atteggiamento, i poliziotti intervenivano e identificavano i tre stranieri: tutti originari del Senegal, di 24, 26 e 35 anni, i quali si limitavano a declinare verbalmente le proprie generalità senza mostrare alcun permesso di soggiorno. Infatti, da un immediato controllo alla banca dati emergeva che tutti erano irregolari sul territorio nazionale e in particolare, il più anziano era destinatario di un decreto di espulsione a cui non aveva mai ottemperato.
In mezzo alla vegetazione, tra i ligustri e i lauri, venivano rinvenuti tre bustoni di plastica, una valigia e voluminose borse di tela al cui interno vi erano nascosti numerosissimi capi di abbigliamento contraffatti con impressi marchi farlocchi che ricordavano le migliori firme di stilisti italiani e stranieri. Oltre a piumini, magliette, pantaloni, scarpe, cappelli, calzini, i poliziotti recuperavano anche una quantità notevole di medaglie, adesivi e di distintivi in velcro riportanti le immagini “taroccate” di noti marchi, che verosimilmente sarebbero stati apposti o cuciti per dare un’aria griffata ai vestiti confezionati in maniera alquanto dozzinale. Di fronte alla scoperta e al sequestro di tutta la merce contraffatta i tre cittadini senegalesi tentavano in tutti i modi di convincere i poliziotti sulla loro estraneità e poi, iniziavano a puntarsi il dito e ad accusarsi l’un l’altro.
Dopo le formalità di rito venivano tutti denunciati e accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Ancona che sta valutando la loro permanenza sul territorio italiano. L’ingente quantitativo di refurtiva veniva sequestrata: sicuramente i capi di abbigliamento erano destinati al commercio illegale lungo le spiagge del comune o in qualche bancarella improvvisata e abusiva nella tradizionale fiera di Sant’Agostino in programma nei prossimi giorni a Senigallia.