CORINALDO – Sono stati appaltati i lavori per la messa in sicurezza delle mura storiche di Corinaldo, danneggiate da un cedimento lo scorso febbraio. Lavori da oltre 460 mila euro che consisteranno in una palificata di protezione dell’abitato con ancoraggi. A darne notizia è l’amministrazione comunale che si era mossa per il monitoraggio del fenomeno fin dagli inizi di gennaio, fin dai primi segnali cioè di un decadimento di una grossa porzione dello storico manufatto, senza però riuscire a intervenire prima che avvenisse il rapido disastro.
Di disastro si può parlare infatti dato il danno di immagine alla città palcoscenico, che da anni si fregia di essere uno dei borghi più belli d’Italia proprio grazie alle mura meglio conservate; disastro però anche economico per l’entità delle riparazioni che dovranno essere affrontate.
A fine maggio, con l’approvazione della manovra finanziaria locale per il triennio 2021/2023 la giunta corinaldese aveva rivisto il capitolo spese e investimenti, stanziando ben 1,6 milioni di euro per la messa in sicurezza delle mura storiche cittadine: l’ente ha contratto un mutuo di 1,1 milioni di euro, a cui si aggiunge un contributo dalla Protezione civile regionale per 560 mila euro.
Risorse però non sufficienti per porre l’attenzione sull’intero centro abitato corinaldese, in modo da garantire l’incolumità dei residenti. Di questo il primo cittadino Matteo Principi ha parlato in una lettera al ministro della cultura Dario Franceschini in cui si chiede «un aiuto volto a salvaguardare la sicurezza dei cittadini e a garantire la tutela di questo bene di incommensurabile valore», dato che «gli interventi che si rendono necessari comportano l’impiego di ingenti risorse e l’assunzione di impegni economici, ai quali non siamo in grado di fare fronte da soli».
Quello che nel frattempo la giunta di Corinaldo è riuscita a fare è impegnarsi per la risoluzione del primo problema, quello della messa in sicurezza. Un primo intervento è stato effettuato in urgenza: la demolizione dell’edificio che si affacciava sul tratto di mura crollate lungo via del Fosso, tra il torrione del Calcinaro e quello della Rotonda, proseguito poi con la realizzazione di un terrapieno per tutta la lunghezza della cinta muraria lesionata – circa 50 metri – perimetrato da blocchi in calcestruzzo. Ora il passo successivo.
Sarà la ditta Graziano Belogi s.r.l., aggiudicatrice dell’appalto, a eseguire i lavori dall’importo di 459 mila euro per la realizzazione di una robusta paratia di pali trivellati, vincolata in sommità da una serie di ancoraggi quasi interamente lungo l’asse della via che corre fra l’abitato e il sedime del fabbricato demolito, con un risvolto di chiusura verso l’interno in corrispondenza del torrione della Rotonda.
«Un intervento per contenere e sostenere il terreno a monte, quello che ha ceduto e si è portato via le nostre mura con l’abitazione sovrastante», spiega il sindaco Principi che ha anche ricordato, anche per spegnere qualche polemica, che «come amministrazione comunale e uffici abbiamo lavorato intensamente, cercando di accelerare i tempi perché conosciamo bene il disagio e le difficoltà che il nostro centro storico sta vivendo in questi mesi».
Lo stesso Principi ha voluto sottolineare il «dialogo aperto e costante con la Regione, proseguito dopo il sopralluogo del presidente Acquaroli» e, prima ancora, dell’assessore Aguzzi. «Riprenderà i primi di settembre. Al centro delle richieste anche un «ritorno economico per le nostre casse comunali in modo da poter riprendere anche le altre attività previste dal nostro bilancio che in questo momento sono state sospese per cercare di accelerare e poter appaltare questo tipo di intervento».
Lo step finale sarà quello, dopo la progettazione in corso in questo periodo, della realizzazione del paramento esterno delle mura vere e proprie, perché «è volontà dell’amministrazione, una volta eseguiti i pali, affrontare la ricostruzione vera e propria delle mura con dei tempi abbastanza contenuti per ridare sicurezza e splendore al nostro borgo».