SENIGALLIA – Sarà sabato 14 ottobre la serata finale a chiusura della mostra dal titolo “Migranti, la sfida dell’incontro” (“Migrants, the challenge of the encounter”) allestita a Senigallia. Un’occasione in più e speciale per osservare l’iniziativa del Centro culturale Simona Romagnoli insieme a Fondazione Caritas Senigallia e SPRAR (Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo) Ambito Territoriale 8 disposta nei locali della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, in via Guercino 25, alla Cesanella.
Un’occasione utile però anche per capire le dimensioni e le caratteristiche del fenomeno migratorio dalle parole del vescovo emerito della diocesi di Senigallia Monsignor Giuseppe Orlandoni, che introdurrà l’argomento dell’incontro e del rapporto con i migranti e le persone emarginate. Una testimonianza sarà poi al centro dell’incontro di Senigallia: ci sarà Amar, 34 anni, indiano sikh, che dopo una vita sbandata e tortuosa si è rivolto al Salvagente, quattro anni fa, e tutto è cambiato. Oggi Amar è sposato, lavora e fa il volontario per l’associazione che lo ha aiutato a integrarsi e a trovare la strada.
L’associazione in questione è Il Salvagente, con sede a Ostra: Gianfranco Conti, il presidente, spiegherà come opera la sua Onlus, nel rispetto e nella ricchezza dell’incontro con l’altro. «Noi – afferma Conti – siamo presenti per le persone in difficoltà del nostro territorio, italiane e straniere, che sanno di poter contare sul nostro supporto. La nostra associazione non fa prima accoglienza ai migranti, ma siamo presenti con le nostre forze e con uno spirito prima di tutto di amicizia e vicinanza verso chi vive un disagio».
La mostra – che offre pannelli, percorsi e dati sulle migrazioni di ieri e di oggi – sarà aperta per l’ultimo giorno domenica 15 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 20, sempre a ingresso libero.