Senigallia

Le proposte per modificare il regolamento edilizio a Senigallia: meno divieti per i residenti in campagna

Via il divieto sui piani interrati nelle zone agricole, così come la soglia del 15% per i pergolati. Meno lacci per il rilancio di un settore in crisi ma strategico

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SENIGALLIA – Una proposta per rilanciare l’attività edilizia nel territorio dell’unione dei comuni è quella di snellire la burocrazia e liberalizzare il regolamento edilizio e quello tecnico. In sintesi: meno lacci a un settore in crisi da anni.

L’iniziativa è targata “Unione del Buon Governo”, la formazione di Unione Civica e Forza Italia di Senigallia, che mira ad agire progressivamente presentando proposte di modifiche parziali ai regolamenti (regolamento edilizio e norme tecniche di attuazione) con l’obiettivo di condividerle con il resto del Consiglio Comunale (opposizione e maggioranza) nell’interesse dei cittadini.

«Il primo pacchetto di proposte che abbiamo recapitato agli uffici e all’assessorato all’urbanistica riguarda – spiegano Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini e Alan Canestrari – l’abolizione del divieto di realizzazione di piani interrati nelle zone agricole con espressa previsione di edificazione sia sotto la sagoma dell’edificio sia nell’area della corte pertinenziale. Negli anni ha impedito ai tantissimi cittadini residenti nelle frazioni o in collina di realizzare seminterrati o taverne. Inoltre la nostra proposta prevede l’ampliamento delle possibilità (sempre in zone agricole) di realizzazione di gazebi e pergolati, realizzazione ad oggi illogicamente limitate dall’art. 87 del regolamento edilizio al 15% della superficie coperta residenziale. La nostra proposta è di raddoppiare la percentuale di realizzazione garantendo la totale gratuità per il cittadino fino al 20% di realizzazione e subordinando l’autorizzazione al pagamento di una modesto diritto fisso di 30 euro al metro quadrato al massimo per la superficie compresa tra il 20 e il 30% di realizzazione».

Dall’Unione del Buon Governo arriva però anche la proposta di concertazione sulla possibilità di realizzare manufatti (tipo depositi o c.d. casette per attrezzi) nelle aree pertinenziali degli edifici principali che superino l’altezza utile interna di mt 1,50 del tutto inidonea a soddisfare le più elementari esigenze.

«Le nostre proposte sono oggi al vaglio degli uffici. Ovviamente auspichiamo un confronto positivo con la Giunta e il Consiglio comunale per addivenire il prima possibile ad un voto che apra una nuova era di liberalizzazioni e facoltà, più che restrizioni, per i cittadini di Senigallia e che riporti ossigeno alle piccole e medie imprese locali».