SENIGALLIA – Paolo Molinelli e Riccardo Pizzi: su questi due nomi si è – momentaneamente – spaccato il centrodestra senigalliese in vista delle elezioni comunali del prossimo 20 e 21 settembre. A meno di due mesi dal voto la coalizione si è disgregata: Forza Italia, Unione Civica e Lista Sgarbi appoggiano l’ex comandante della Polizia stradale Molinelli; Lega, Fratelli d’Italia e La Civica sostengono invece l’avvocato Pizzi. Entrambi i gruppi mirano a divenire l’alternativa alla sinistra che da decenni guida Senigallia.
Se la decisione di procedere su strade diverse era sempre stata nell’aria – da mesi si sprecano i tavoli di confronto per provare a unire il fronte del centrodestra locale senza riuscirvi – i commenti all’indomani dell’ufficialità di Molinelli lasciano spazio a parecchi dubbi sull’adeguatezza o meno dei due nomi rispetto alla candidatura unitaria di Volpini nel centrosinistra.
Mentre per Lega e Fratelli d’Italia l’ex comandante della stradale Molinelli non avrebbe abbastanza esperienza politica né amministrativa per guidare una città in caso di vittoria elettorale, per gli altri partiti e movimenti del centrodestra locale è proprio Pizzi a non sembrare la guida ideale.
E gli strascichi si sentono ancora: «Lo scorso 24 giugno il tavolo del centrodestra ha espresso la candidatura di Paolo Molinelli. Il comunicato è stato sottoscritto anche dal direttivo di Fratelli d’Italia. Prima di spaccare il centrodestra, ci ripensino» afferma Roberto Paradisi (Unione Civica) convinto che l’autore dell’autogoal sia «chi prima ha cercato ossessivamente un patto preventivo politico osceno con Gennaro Campanile e poi, fedele a tale linea ambigua, ha tradito il patto del centrodestra che aveva espresso Paolo Molinelli». D’altro canto Bello (FdI) replica: «Non comprendiamo la condotta di qualche ‘camaleonte’, che ha sempre lavorato per allontanare Forza Italia dalla coalizione»
Nonostante questa situazione lasci l’amaro in bocca a chi intravedeva una grande opportunità di vittoria, gli appelli all’unità non sono mai mancati e non mancano nemmeno ora: Paradisi spera che gli – a questo punto ex – alleati «tornino sulle loro posizioni: li aspettiamo», mentre «Lega e Fratelli d’Italia prendono atto, a malincuore, della decisione finale di Forza Italia di lasciare la casa del centrodestra. Lega e Fratelli d’Italia hanno sempre auspicato e promosso l’unità del centrodestra, allargato al mondo civico, rendendosi sempre disponibili – sottolinea Massimo Bello per i due partiti – ad individuare una sintesi politica condivisa da tutti. In queste ore, però, la scelta solitaria di Forza Italia non modifica affatto obiettivi e strategia del centrodestra. Lega e Fratelli d’Italia non saranno da soli, ma al loro fianco correranno anche rappresentanti di movimenti civici locali, che negli ultimi anni hanno fatto sentire la loro voce contro un sistema di potere locale, guidato da Mangialardi, Volpini e dal centrosinistra. Nonostante la decisione di Forza Italia appare definitiva, siamo pronti, in ogni momento, ad aprire le porte della coalizione del centrodestra ad un alleato che ci ha sempre accompagnato, a cui chiediamo ancora una volta di ripensarci e di riflettere perché ritorni sui suoi passi».