MONTEMARCIANO – A tre settimane dal voto (QUI i candidati a sindaco e consiglieri), la sindaca uscente Liana Serrani traccia un bilancio dei suoi dieci anni al governo della città di Montemarciano. Un bilancio positivo, ci tiene a sottolineare, soprattutto per le opere pubbliche per cui sono stati fatti investimenti per 6 milioni di euro.
Investimenti che hanno visto protagonista il Comune, sostenuto però fortemente dalla Regione Marche e da altri enti come Rfi con cui si è allacciata una relazione molto proficua, come per il tema delle scogliere contro l’erosione. Sono state infatti sbloccate dal 2014 centinaia di migliaia di euro di risorse per il nuovo impianto di videosorveglianza, per la manutenzione di strade, marciapiedi, pubblica illuminazione e litorale.
La ricostruzione del nido d’infanzia, il rifacimento totale di via IV Novembre, la manutenzione dei tre pennelli di scogliera a “T” sul litorale e l’ampliamento del cimitero con un centinaio di loculi sono costati circa un milione e mezzo di euro, investite nel 2015, ma altrettante risorse sono state impegnate – ha reso noto Serrani – l’anno seguente per le tre scogliere nella zona retrostante il lungomare Cappellini (contributo regionale), per la copertura della tribuna e la ristrutturazione degli spogliatoi dello stadio in zona Fornaci.
E ancora l’efficientamento della pubblica illuminazione in varie vie cittadine, l’impianto fotovoltaico sopra il palazzetto di Marina, la riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto e la piazza ex zona acquedotto di Marina, il centro sportivo di Gabella, i ponti in legno sul Rubiano (il primo già posizionato, il secondo sarà riconsegnato a giorni assicura la sindaca) fino al restyling della zona che si concluderà con il marciapiede a fianco della statale 16.
Ma la partita più importante, tuttora aperta, su cui l’amministrazione comunale targata Serrani ha portato “a casa” un ottimo risultato è quella dei lavori sul lungomare e delle scogliere di protezione contro l’erosione costiera che tanto preoccupa (a ragione) la cittadinanza. In attesa dell’intervento da 12 milioni di euro cofinanziato dal CIPE (Il Comitato interministeriale per la programmazione economica), dalla Regione Marche e da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), sono stati infatti destinati altri 280mila euro ai lavori di somma urgenza per ripristinare il lungomare e difendere le abitazioni dopo le mareggiate.
Insomma investimenti notevoli, ricercati soprattutto al di fuori del ristretto bilancio comunale, che hanno permesso la riqualificazione di diverse zone su cui l’amministrazione comunale è soddisfatta del proprio lavoro. Un buon viatico per i prossimi anni, contando anche che molte delle opere avviate dalle due giunte Serrani verranno ultimate più avanti, a vantaggio dei prossimi amministratori, di qualunque lista siano.