Senigallia

Montemarciano, dibattito acceso sulla bretella all’autostrada A14

Preoccupati i residenti per gli espropri in zona Porcareccia e per le conseguenze del collegamento con Marina: intervengono il sindaco Bartozzi e il gruppo consiliare Progetto Montemarciano

Il progetto della bretella autostradale per l'A14 a Montemarciano
Il progetto della bretella all'autostrada A14 a Montemarciano

MONTEMARCIANO – Acceso il dibattito in città sul progetto della bretella all’autostrada A14. Acceso, ma forse verrebbe da dire surriscaldato, dopo le comunicazioni sulle osservazioni al progetto (dal 1° febbraio) e sugli espropri ricevute da alcuni proprietari. La questione è annosa e risale già a prima del 2012, anno di apertura dell’uscita dell’A14 a Montemarciano.

Fin da subito si era manifestata l’esigenza di una strada di collegamento che bypassasse il centro abitato di Marina: prima l’ipotesi era di realizzarla a sud della frazione, agevolando anche il traffico di mezzi pesanti da e per la raffineria Api di Falconara Marittima. Nel tempo ha preso sempre più corpo il progetto di una bretella all’autostrada più a nord, per non intasare via Fornaci e via Roma, strade già nevralgiche – e dunque trafficate – di Montemarciano.

Il progetto attuale per il collegamento tra il casello autostradale situato in zona Gabella e la zona di Marina prevede il passaggio su vari terreni, anche con immobili, tra Gaggiola e Porcareccia. Tagliando di fatto in due l’area agricola, si riuscirebbe dalle rotatorie dell’autostrada e dalla provinciale Sirolo-Senigallia ad arrivare in via San Arco, poi via Honorati e a ricollegarsi dunque alla statale 16 Adriatica. Con tutti i malumori e le proteste che è facile immaginare sia per l’aumento del traffico, anche pesante, in zona; sia per gli espropri; sia per lo sfociare comunque in una zona residenziale, con una strada in salita (per chi fosse diretto verso l’autostrada) che renderebbe difficile la circolazione dei mezzi pesanti.

Contrario alle critiche è invece il sindaco Damiano Bartozzi che ha spiegato recentemente come «sia necessario alleggerire la provinciale lungo via Fornaci, ridurre il traffico in via dei Platani e via Roma». Su via Honorati, inoltre, non verrebbe riversato il traffico pesante ma solo i veicoli entro i 35 quintali. Lo stesso primo cittadino ha poi informato che l’ipotesi di un bypass su via Poiole non è stato accantonato, che la sua progettazione è rimasta ancora un po’ indietro «ma si farà».

via Honorati a Montemarciano
via Honorati a Montemarciano

Di parere contrario – ma non all’idea di una bretella ritenuta fondamentale – è anche il gruppo di minoranza di Progetto Montemarciano da cui arriva la critica alle precedenti amministrazioni locali per la poca lungimiranza, sia a livello politico che urbanistico. «Una soluzione troppo impattante per il territorio, che non risolverà il problema, ma lo sposterà solamente – spiegano i consiglieri di minoranza. Quel tracciato è una soluzione di ripiego e definirlo strategico equivale a prendere in giro i cittadini. Per noi o si fa un tracciato che raggiunga la SS16 oltre la ex zona industriale a nord di Marina, o si migliorano i percorsi esistenti cercando anche di sfruttare l’occasione per creare connessioni tra le frazioni coinvolte (Gelso, Marcianella, Marina). Le opere pubbliche, soprattutto se costose, devono portare evidenti vantaggi alla popolazione e per questo serve lungimiranza».

Le alternative, con la necessaria compensazione tra i vari interessi in gioco, erano già state trovate. Nel 2007 c’era l’idea di una specie di complanare, sul modello di quella senigalliese, che costeggiasse l’autostrada riducendo quindi il consumo di suolo, ma venne poi abbandonata. Così come non si è fatto più nulla dell’altro progetto datato 2014, col quale si puntava a una doppia bretella all’autostrada per bypassare il centro abitato di Marina sia a nord che a sud. Per la parte nord sarebbe stato ottimale congiungere la provinciale Sirolo-Senigallia con la statale Adriatica subito dopo la ex zona industriale e il deposito Conerobus; a sud, invece, si sarebbe potuta sfruttare la provinciale 76 che parte da Rocca Priora in territorio falconarese per collegarsi a via Poiole e da qui alla rotatoria dell’autostrada (dove già c’è la specifica uscita).