MONTEMARCIANO – Diocesi in lutto per la scomparsa di don Dario Giorgi. Il sacerdote, cresciuto con l’abito bianco e lo scapolare nero dei monaci cistercensi che aveva conosciuto da bambino a Chiaravalle, è deceduto ieri, giorno di pasqua, all’Opera Pia Mastai di Senigallia. Vi era ricoverato da tempo, date le sue condizioni fragili che non gli hanno permesso più di rimanere ospite dell’abbazia di Chiaravalle, tanto amata dove era tornato in età anziana.
Proprio a Chiaravalle, infatti, era iniziato il suo viaggio ministeriale con l’ordinazione sacerdotale. Dario Giorgi era uno spirito libero, attento ai giovani, alle novità che venivano dal Concilio ma anche ai cambiamenti della società. Aveva poi chiesto di entrare nel clero della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola e aveva svolto il suo ministero nella parrocchia-santuario di Cartoceto, sempre vicino alla gente ma anche alla cultura, all’arte ed al bel canto.
Per molti anni è stato parroco di Cassiano e animatore del santuario Mariano degli Alberici, a Montemarciano, ma a pochi chilometri dalla sua Chiaravalle: don Dario Giorgi era rientrato nella diocesi di Senigallia proprio per riavvicinarcisi. Aveva chiesto e si era adoperato perché il convento degli Alberici, ormai abbandonato, potesse avere nuova vita come luogo di accoglienza.
Il ricordo che ne traccia don Giancarlo Giuliani è quello di un parroco generoso, cordiale e partecipe alla vita delle persone che ha accompagnato durante il suo ministero sarcedotale. E la comunità lo ricorda proprio per queste sua caratteristiche che lo hanno portato a essere caritatevole con tutti, dai parrocchiani in primis fino a tutti i seminaristi dell’Africa e dell’India che aveva accompagnato negli studi.