Un ponte tra due territori, ma idealmente anche tra due comunità che oggi sono ancora più unite e più vicine. Parliamo dei Comuni di Montemarciano e Monte San Vito, geograficamente confinanti e ora di nuovo uniti grazie alla ricostruzione del ponte ciclopedonale sul torrente Triponzio. Un’opera già esistente che era stata spazzata via nel 2014 dall’alluvione e mai ricostruita a causa della carenza di fondi. Era uno degli impegni prioritari assunti in campagna elettorale dai rispettivi sindaci – Damiano Bartozzi e Thomas Cillo – e ora il ponte è stato ricostruito. Sabato una caldissima ma irrinunciabile inaugurazione con tanto di doppio taglio del nastro, attesa e partecipata anche dalla cittadinanza. Il ponte ciclopedonale Nocicchia, finanziato dalla Regione Marche, unisce i Comuni di Monte San Vito e Montemarciano. I due sindaci Thomas Cillo e Damiano Bartozzi, alla presenza dell’ex assessore regionale Manuela Bora, dei rispettivi amministratori, progettisti e tecnici, hanno tagliato il nastro – ciascuno dalla parte del proprio territorio – ritrovandosi poi in mezzo al ponte per la benedizione da parte di don Luigi Imperio e per i saluti.
«Un intervento complesso – dice il sindaco di Monte San Vito Thomas Cillo – che era stato interrotto dal crollo di un ponticello in legno realizzato dal Consorzio Agricom, nel 2014, in occasione della piena. Oggi questa opera ripristina l’importante percorso di collegamento tra i nostri due Comuni. Ricostruirlo era un impegno che io e il sindaco Bartozzi ci eravamo assunti in campagna elettorale e grazie al sostegno della Regione Marche e l’interessamento dell’allora assessora Manuela Bora, siamo riusciti a ottenere 150.000 euro di finanziamento dal bilancio della Regione. Con questo intervento, complesso perché abbiamo dovuto ripristinare una zona interamente rurale sul torrente Triponzio, ripristiniamo il collegamento tra i due territori (uniti formalmente anche nell’Unione dei Comuni) e ripristiniamo un percorso importante per il turismo della nostra regione. L’inaugurazione di oggi è il frutto di una sinergia di forze che ci vede protagonisti».
Non sono voluti mancare all’inaugurazione i rappresentanti delle associazioni Easysport, Upr Montemarciano sezione podismo, BiciPiù, Fiab Vallesina. «Il ponte, così come la strada, unisce – dice il sindaco di Montemarciano Damiano Bartozzi – un buon politico dovrebbe costruire ponti e strade, non solo in senso fisico, ma anche metaforico, cercare cioè punti di unione con chi sta dalla propria parte politica ma anche con chi sta all’opposizione. Invece accade sempre più spesso che purtroppo anziché costruire ponti e strade si costruiscono muri e fossati che sono difficilmente percorribili. Sono particolarmente felice di aver ripristinato questo percorso che ricongiunge ad altri percorsi di collegamento con Senigallia e Chiaravalle».
Sulle caratteristiche tecniche dell’opera è intervenuto l’ingegner Matteo Astolfi dell’Ufficio tecnico del Comune di Monte San Vito: «Abbiamo impostato una tipologia di impalcato diversa da quella originale, cioè un ponte in legno con una luce di 13 metri, che è stato travolto dalle intemperie. Ora – aggiunge – l’impalcato è più lungo (22 metri), abbiamo inoltre ampliato la sezione di passaggio del corso d’acqua rendendo più sicuro il deflusso delle acque e usato un materiale differente (acciaio Corten) per una manutenzione meno impattante e maggiore durata nel tempo. È una zona di tutela naturalistica, quindi il colore ruggine si adegua perfettamente all’ambiente naturale».
Il “percorso Agricom”, realizzato agli inizi degli anni Novanta nell’ambito del Consorzio Agricom-Triponzio-Esino, composto dai Comuni di Monte San Vito, Montemarciano, Morro d’Alba, San Marcello, Belvedere Ostrense, Monsano e Chiaravalle, permette di conoscere alcune antiche contrade rurali e di immergersi nel verde in un tour che si consiglia di affrontare in mountain-bike, per via del sentiero non asfaltato o a piedi.