MONTEMARCIANO – «Ormai non c’è più tempo da perdere, se non si fa qualcosa subito la spiaggia, quel poco che ne rimane, è destinata a sparire». Non usa mezzi termini Alberto Berardi, imprenditore di Montemarciano alle prese con le mareggiate che minacciano il suo locale così come tutti quelli che si affacciano sul mare e le case private oltre la strada.
Il problema, spiega, è che le continue mareggiate non hanno praticamente alcun ostacolo e finiscono per mangiare la spiaggia, il lungomare ma anche la strada e persino a minacciare le case dei residenti di Marina. «Ieri l’acqua è arrivata a un metro dalle fognature» ha detto Berardi, ancora allarmato.
L’ultima, in ordine di tempo, è avvenuta tra sabato sera e domenica mattina, ma non si contano gli episodi che hanno causato danni, anche ingenti. «Noi non possiamo sempre mettere mano alle nostre risorse: serve un intervento subito e che possa risolvere il problema non solo qui a Marina ma anche negli altri punti della costa marchigiana. Parliamoci chiaro: non è un argomento che interessa solo residenti e commercianti di Marina di Montemarciano. Interessa tutti perché una volta che avrà finito qui, il mare andrà a erodere la spiaggia a Marzocca di Senigallia, così come sta erodendo quella di Porto Recanati. Quindi serve certamente una soluzione condivisa ma serve ora non tra dieci anni: sarà troppo tardi».
L’appello è alla Regione perché l’intervento promesso possa partire velocemente. Si tratta di un progetto di difesa del litorale da ben 12 milioni di euro, due terzi dei quali arrivano da fondi regionali “sviluppo e coesione” mentre gli altri quattro da RFI – Rete Ferroviaria Italiana. Sono previste sia alcune scogliere (specialmente nella zona sud, verso l’ex Montedison) e il ripascimento della spiaggia per salvare un pezzo della zona erosa dal mare.
Purtroppo, nonostante i ripetuti solleciti giunti anche dal sindaco di Montemarciano Liana Serrani, il progetto non è ancora partito. E presenta varie criticità: i residenti e gli imprenditori si sono riuniti sotto un unico comitato (dal profetico nome “Ultima spiaggia”) che conta 150 aderenti per poter essere coinvolti nella progettazione, cosa che ancora si deve verificare, sottolinea Berardi.
Inoltre, la richiesta è che le scogliere vengano sistemate in modo diffuso davanti a tutta la costa di Marina di Montemarciano e che il ripascimento venga effettuato solo dopo il posizionamento delle scogliere, altrimenti una nuova mareggiata tornerà a portare via tutto. Un po’ come continuare a non chiudere la stalla e dover continuamente rincorrere i buoi che fuggono.