MONTEMARCIANO – Ha detto ai Carabinieri di trovarsi in uno degli ingressi laterali di un locale situato sul lungomare Buglioni a Marina, solo per espletare dei bisogni fisiologici: peccato che lo stesse facendo in tuta da lavoro, con arnesi da scasso e guanti. Una versione assolutamente poco credibile per un furto che poteva essere invece molto ingente, se non fossero tempestivamente intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e avessero sventato l’atto criminoso arrestando i due ladri per tentato furto aggravato.
Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. In manette un uomo di 36 anni residente nel Maceratese e una donna di 50, di Senigallia. I due sono stati sorpresi dai Carabinieri mentre tentavano di commettere un furto all’interno di un locale che si trova sul lungomare a Marina di Montemarciano. I militari inizialmente hanno notato la donna, che era ferma sul marciapiede e parlava al telefono, accanto ad una Toyota Rav4. Alla vista degli uomini in uniforme lei ha cercato di eludere il controllo, dirigendosi nella direzione opposta a quella da cui provenivano i Carabinieri. Subito dopo i militari sono stati raggiunti da un vigilante del locale, il quale chiedeva aiuto per sventare un tentato furto. Il vigilante infatti aveva visto poco prima un uomo ed una donna arrivare insieme in auto e parcheggiare all’esterno del locale, per poi dividersi.
La donna era rimasta sul marciapiede, mentre l’uomo si era diretto verso uno degli ingressi laterali, dove stava cercando di forzare una porta per entrare nel locale e mettere a segno il furto. I militari dopo una breve ispezione all’esterno dell’esercizio hanno trovato il ladro, che indossava una tuta da lavoro e aveva con sé un marsupio con tutti gli attrezzi da scasso necessari per commettere il furto (guanti, cacciaviti, chiavi di vari tipi, torce, taglierini e nastro adesivo). Ai militari dell’Arma ha detto di essersi appartato per «espletare alcune funzioni fisiologiche», ma la sua giustificazione è apparsa assai improbabile. I Carabinieri hanno poi accertato che i due erano complici e hanno effettuato un controllo all’interno dell’auto con la quale avevano raggiunto il locale. Nella Rav4 hanno trovato altri attrezzi da scasso, inoltre hanno notato che i sedili posteriori erano stati abbattuti, come per fare spazio a qualcosa di ingombrante che doveva essere caricato.
Conclusi tutti gli accertamenti i due sono stati portati in caserma e dichiarati in arresto per tentato furto aggravato in concorso. Gli arnesi da scasso sono stati posti sotto sequestro probatorio. Sono stati poi sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto, al termine della quale il Giudice del Tribunale di Ancona ha disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza per l’uomo e l’obbligo di firma presso la Stazione di Senigallia per la donna.