Montemarciano ha la sua prima donna pilota di volo da diporto sportivo. Si chiama Laila Gnesi, ha 47 anni ed è bancaria, ma anche mamma. Il suo sogno, tirato fuori da un cassetto della gioventù, s’è avverato sabato scorso quando ha conseguito con successo l’esame teorico e pratico. Il sogno è iniziato proprio qui, all’Aeroporto di Fano, dove Laila ha partecipato al corso e dove l’abbiamo incontrata. «Nel cassetto c’è sempre stata questa idea di cimentarmi con questo mondo affascinante del volo, ma poi è rimasto lì fin quando non si sono poi create le circostanze giuste per riaprirlo. L’occasione è stata l’incontro con la scuola di Fano e con il mio compagno Davide che hanno trasformato il sogno in realtà», ci racconta Laila scendendo dal suo ultraleggero. Un anno di corso all’Aero club Fano, di sacrifici, di impegno. L’unica donna del corso. «Non ho avvertito nessun tipo di difficoltà, ho trovato un ambiente amichevole, di sostegno, di grande collaborazione e non mi sono resa conto di essere l’unica donna del corso».
E se il brevetto per volo da diporto sportivo è il primo step, Laila – determinata come Fiorenza de Bernardi, prima donna pilota di linea della storia e coraggiosa come l’indomita aviatrice Amelia Earhart che per prima volò attraverso l’Oceano Atlantico nel 1928 – non si ferma certo qui. Il volo è un viaggio in cui c’è sempre da imparare. «Dopo l’attestato VDS basico ci aspetta il corso di fonia per poter interloquire con la radio e volare in sicurezza – spiega ancora – dopo di che ci saranno ulteriori 30 ore di volo per acquisire il trasporto del passeggero, fermo restando che è un’esperienza che non si finisce mai di acquisire».
Insomma, non si ferma certo qui, il decollo è appena iniziato. E con il suo brevetto in tasca si sente di fare una riflessione su questo mondo – quello dell’aviazione sia civile che militare – rimasto per molti anni esclusivamente al maschile. «Quando ero giovane io e ho accantonato per un attimo questo sogno, l’ho fatto pensando che fosse un momento sbagliato e un mondo prettamente maschile, di non aver la capacità o di sentirmi in imbarazzo – ammette – invece questi sono i limiti che ci creiamo da soli. Bisogna credere nei propri sogni. Ho scoperto che in questo momento c’è un trend femminile molto positivo, stanno scegliendo questa strada come un futuro lavorativo, c’è una tendenza a dipingere i cieli di rosa».
L’Aero club di Fano ha tenuto a battesimo questa grintosa pilota, confermando il suo prestigio non solo come scuola di volo, punto di riferimento per il centro Italia, ma anche come rappresentante del Volo Diporto Sportivo: non a caso il Fly Fano team è stato l’unico per l‘Italia a partecipare al RIAT 2022 (Royal International Air Tattoo), la più grande manifestazione aerea militare del mondo, che si svolge ogni anno in Inghilterra. «Era in programma da tempo di fare questo volo transeuropeo ma la manifestazione era stata sospesa per il Covid – spiega il presidente dell’Aero club di Fano Roberto Marinelli – l’invito ci è stato rinnovato per lo scorso anno. Abbiamo fatto questo volo bellissimo con 7 aeroplani, di cui 6 ultraleggeri e un Cessna, e siamo volati fino a Fairford nel Regno Unito. La nostra era la prima e unica flotta italiana civile a essere invitata a questa manifestazione che è prettamente militare, un salone dove l’industria militare vende i prodotti ai vari saloni e noi abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere invitati come una pattuglia civile di ultraleggeri rappresentando anche i nostri colori, perché tutti gli ultraleggeri sono fabbricati in Italia: un punto di forza dell’industria anche in questo settore». Va detto che a terra, al cospetto dei reali, tra le autorità e i vip che non vollero mancare a questo air show così prestigioso, c’era anche Maverick in persona, mister Tom Cruise. «Per ottenere l’attestato per l’ultraleggero è fondamentale non avere meno di 17 anni – conclude il presidente –. Esso si prende prima della patente delle auto, è una variante alla vita normale». E sulla scia di questo sogno, la consapevolezza che chi vola non ha confini ma orizzonti.