SENIGALLIA –
Questa, stando alle prime ricostruzioni della Polizia ferroviaria e del personale di Rfi, la vicenda che ha scosso la città di Senigallia. Gli agenti hanno tentato di ricostruire i fatti, anche se gli accertamenti non sono ancora terminati, sentendo anche le testimonianze dei passeggeri presenti in stazione.
Tra questi vi è un uomo che ha praticamente assistito alla drammatica scena: ha riferito di una telefonata dai toni accesi tra la vittima e un’altra persona, mentre si trovava nell’area nord della stazione, dove sono presenti un giardinetto e una fontanella.
La donna avrebbe, chiusa la telefonata, scelto di gettarsi contro il treno in transito: nonostante il convoglio non viaggiasse a velocità elevatissime, l’impatto non ha lasciato scampo alla donna che è morta sul colpo. Una tragica scelta, dunque, quella della persona che si è tolta la vita. Si tratta di una 34enne di origine russa, residente a Marotta (PU). Secondo le forze dell’ordine soffriva di crisi depressive ed era in cura.
Nel frattempo intorno alle ore 14:30 è ripresa la circolazione dei treni, inizialmente sospesa per permettere i rilievi della Polfer e le ispezioni dei vari vagoni. Importanti le ripercussioni alla mobilità ferroviaria: il FrecciaRossa coinvolto nell’episodio è stato fermo per oltre due ore; i treni Alta Velocità hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 75 minuti; alcuni treni treni Intercity e Regionali hanno accumulato ritardi fino a 60 minuti e subito limitazioni di percorso e cancellazioni. Sono state attivate corse sostitutive con autobus per i collegamenti regionali tra Rimini e Ancona e Pesaro e Ancona.