SENIGALLIA – «Era innanzitutto un caro amico e un grande intellettuale di questa regione» ha dichiarato l’ex assessore alla cultura di Senigallia, Stefano Schiavoni, a poche ore dalla morte del professor Gian Mario Raggetti. Quando venne scelto per guidare il Musinf – il Museo comunale d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia di Senigallia – prendendo il posto dello storico direttore e fondatore Carlo Emanuele Bugatti, Raggetti accolse con entusiasmo la proposta. Proprio la sua curiosità e passione per le arti visive, e per la fotografia in particolare negli ultimi anni, lo avevano spinto ad accettare l’incarico che portava avanti assieme a un comitato tecnico scientifico di cui fanno parte anche l’ex senatrice Silvana Amati e l’ex assessore senigalliese Stefano Schiavoni.
«Tutti lo conoscono come docente universitario ed esperto di economia – continua Schiavoni – ma Gian Mario aveva tanti altri aspetti come gli intellettuali di grande valore e soprattutto un grande amore per la cultura visiva; si era appassionato al mondo della fotografia. A noi questa cosa era piaciuta tantissimo e l’allora sindaco Mangialardi lo nominò immediatamente direttore del Musinf. Noi gli abbiamo dato una mano e questa collaborazione è continuata anche con la nuova amministrazione comunale di Senigallia».
Nel frattempo, dopo la scomparsa di Carlo Emanuele Bugatti, «si decise che la direzione, la gestione e cura del Musinf venisse realizzata da un comitato tecnico scientifico con Silvana Amati e me, ognuno con il suo ruolo, le sue peculiarità e competenze. Abbiamo lavorato molto bene per anni: per noi è una grave perdita, gravissima».
Lo sguardo, seppur rattristato, non può che andare al futuro. «Sono ancora colpito da questa tragica notizia. Ora cercheremo di assolvere questo compito nel migliore dei modi sapendo che Gian Mario non c’è più. Ormai sono diversi gli amici che se ne sono andati ma la nostra passione deve continuare anche per loro. Di certo Gian Mario ci manca» ha concluso Schiavoni.