Senigallia

Ultimi due giorni di eventi gratuiti alla mostra “Omaggio a Perugino” a Senigallia

In chiusura l'esposizione alla pinacoteca diocesana che ha riscosso finora oltre 6000 visitatori: il 6 e 7 gennaio due ulteriori iniziative sull'opera del maestro del Rinascimento

La pala di Senigallia dipinta da Pietro Vannucci, detto il Perugino, e in mostra alla pinacoteca diocesana di Senigallia
La pala di Senigallia dipinta da Pietro Vannucci, detto il Perugino, e in mostra alla pinacoteca diocesana di Senigallia

SENIGALLIA – Sta ottenendo un grande successo “Omaggio a Perugino. Misericordiae vultus”, la mostra in chiusura in questi giorni alla pinacoteca diocesana di Senigallia. Finora ha registrato qualcosa come 6000 presenze in 123 giorni di apertura, con 38 visite guidate, 18 studiosi coinvolti, 25 istituti scolastici recatisi ripetutamente in visita, più di 40 soggetti operanti tra organizzatori, storici dell’arte e ricercatori, restauratori, operatori museale, fotografi, addetti stampa, collaboratori e partner, 15 laboratori didattici e 12 visite specializzate, con oltre 6 eventi a tema, tutto sempre a partecipazione gratuita per una scelta voluta in modo da favorire la massima diffusione del bello. Sono questi, in sintesi, i numeri dell’esposizione che chiuderà in questo fine settimana con un doppio appuntamento per domani, sabato 6, e dopodomani, domenica 7 gennaio. 

Promossa dalla Diocesi col patrocinio del Pontificio dicastero per la cultura e l’educazione, della Regione Marche e del Comune, con la collaborazione di importanti enti prestatori tra cui la Galleria nazionale delle Marche – Palazzo ducale di Urbino, è stata un evento di indubbio successo con cui si è voluto celebrare il quinto centenario dalla morte di Pietro Vannucci nel 1523. 

Ancora due ultimi giorni di aperture sabato 6 e domenica 7 gennaio, sempre ad ingresso gratuito (orario 9-12/16-19) caratterizzati – alle ore 17 – da due eventi conclusivi. per ribadire la centralità nell’arte italiana di un maestro del Rinascimento all’apice del successo, che realizza la “Pala di Senigallia” nell’ultimo decennio del Quattrocento e che dialoga in questo ‘omaggio’ con i volti delle opere che compendiano il percorso, creando un itinerario nell’arte dal Quattrocento al Settecento. 

«Spiritualità è sostanzialmente l’arte del vivere. Riprendo un’efficace definizione di un monaco per dirci che l’essere umano è un unicum, lo spirituale ed il materiale sono combinati tra di loro, sono un tutt’uno. La cura del ‘tutto di noi’ può avvalersi di tante medicine ed il contatto con la Bellezza ne è una decisamente salutare. Avere a che fare con l’arte fa bene» ha affermato il vescovo di Senigallia, Franco Manenti, a conclusione dell’esposizione. «Il notevole evento offerto al nostro territorio ha parlato il linguaggio della Bellezza, espressa nella Pala di Senigallia e nelle opere che facevano da contorno a questo meraviglioso dipinto. Parlare questa lingua, in questo caso espressa nella forma pittorica, penso abbia una risonanza profonda nel cuore delle persone. Non possiamo fare una ‘contabilità’ di queste ricadute, ma sapere che circa 6.000 persone abbiano ammirato questa opera fa piacere, gratifica quanti hanno lavorato per questa iniziativa ed ai quali va il più ampio ringraziamento».