SENIGALLIA- A distanza di quasi un mese il banchetto autorizzato di Casa Pound fa ancora discutere. Non cessa il botta e risposta tra il consigliere di Unione Civica Roberto Paradisi e l’assessore al Welfare e servizi sociali Carlo Girolametti.
I fatti dell’8 aprile
Un sabato pomeriggio dove non erano mancati momenti di tensione tra gli attivisti dei centri sociali ed i partecipanti al banchetto di Casa Pound. A garantire la sicurezza, un cordone di polizia e carabinieri che in più occasioni ha evitato lo scontro tra i due gruppi. Il consigliere di Unione Civica Roberto Paradisi, si era schierato contro l’assessore Girolametti, da lui individuato tra i manifestanti. Paradisi, trovatosi casualmente sul posto era stato attaccato con lanci di oggetti dai manifestanti. Tra gli attivisti dei centri sociali aveva notato la presenza dell’assessore al Welfare e Servizi Sociali Carlo Girolametti, che, secondo quanto dichiarato dall’assessore stesso, si era fermato sul posto per salutare alcune persone. Una presenza inopportuna secondo Paradisi che, unitamente ad altri consiglieri di opposizione, durante la seduta del consiglio comunale di giovedì ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore. Il provvedimento è stato bocciato dalla maggioranza.
La risposta di Carlo Girolametti
«Se non fosse per il doveroso rispetto al consiglio comunale risponderei solo con una risata alla pretestuosa mozione di cui è il primo firmatario, e presumo anche ispiratore, il consigliere Paradisi, come sempre alla spasmodica ricerca di visibilità. E allora in modo serio, per quanto possibile, provo ad entrare nel merito della mozione. A tutela della mia onorabilità di persona seria che non racconta bugie, ribadisco che l’8 aprile ho attraversato il centro storico della città e constatato come fosse bloccato a seguito della iniziativa politica di CasaPound in Corso 2 Giugno. In piazza Saffi ho salutato alcune persone tra cui il presidente dell’Anpi cittadino, a cui ho portato la mia solidarietà. Poi, mio malgrado, sono dovuto andare altrove per un impegno politico programmato. Mi hanno detto che in piazza è passato anche un altro assessore, ma questo a lei, consigliere, non interessa, a lei interessa poter dire che c’ero io, giusto per poter imbastire una storiella! Tanto che mi è stato riferito che lungo il corso invocava a gran voce il mio nome, domandando dove fossi! Una vera ossesione politica la suo! Purtroppo per la sua storiella io non c’ero, come non c’ero quando è stato oggetto del presunto lancio di monetine come lei sostiene. Vede consigliere, io non conosco le sue abitudini e tantomeno quelle degli altri firmatari della mozione, ma quando decido di aderire ad una iniziativa politica lo dichiaro e lo rivendico e non mi metto dietro a nessuno, e vedrà che alla prossima manifestazione antifascista, spero indetta da tutte le forze democratiche, sarò in prima fila come cittadino democratico, sicuramente insieme a tutta “La Città Futura” e, ne sono convinto, anche a tutta l’amministarzione comunale. Lei sicuramente non sarà da questa parte, come non era alla cerimonia cittadina del 25 Aprile dell’altro ieri, dell’altro anno e mai! Ma mi fa piacere che anche lei goda delle garanzie democratiche così duramente conquistate ! E allora approfitto per precisare che lei ha travisato il mio pensiero, spero in buona fede, nel corso della discussione del bilancio il 30 gennaio scorso. A verbale dovrebbero esserci le mie parole, per quanto sovrastate dalle sue urla, in cui sostenevo che lei ha il diritto di parlare finché vuole, ma ciò non giustifica la sua pretesa di essere ascoltato. Forse non sono le precise parole, era però questo il senso di quanto sostenevo e sostengo, rammaricandomi dell’eccessivo ascolto che , a mio parere, le veniva riservato.
Due parole su CasaPound però le voglio dire. E’ stata dichiarata senza fondamento dal gip di Roma (Vilma Passamonti 6/2/2016) la querela presentata dal leader di questa organizzazione contro un giornalista che aveva scritto delle “aggressioni, spedizioni punitive, iniziative contro i disabili, xenofobia, brindisi alla Shoa”, azioni compiute da esponenti di CasaPound!Daltronde loro stessi dichiarano sul sito della loro sede romana, situata in un palazzo demaniale di 7 piani occupato abusivamente per anni, che “l’associazione si propone di sviluppare in maniera organica un progetto e una struttura politica nuova che proietti nel futuro il patrimonio ideale e umano che il fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio”… Questo è il pensiero di esponenti immagino sodali con quelli che si trovavano lungo il nostro Corso l’8 aprile!!! Ogni commento è superfluo, se non la domanda: perché non si applica la legge Scelba che vieta la ricostituzione del partito fascista?».