SENIGALLIA – «Ci dissociamo da tutti quei comportamenti che negano questa calamità, nonché da tutte le persone che ne minimizzano la gravità». Sono le parole che si leggono in una nota stampa della lista di maggioranza La Civica dopo il consiglio comunale in cui il vicesindaco Riccardo Pizzi ha cercato i chiarire la propria posizione in merito alla pandemia e al post condiviso che ha scatenato tante polemiche a fine dicembre scorso. Parole che non sono bastate a evitare altre critiche, le ultime (ma solo in ordine di tempo) da Vola Senigallia.
La Civica ed i suoi consiglieri comunali, che fanno capo proprio al vicesindaco Riccardo Pizzi, ribadiscono il loro pensiero sulla pandemia che sta colpendo l’intero mondo e in questo momento la provincia di Ancona in modo particolare. «Questa pandemia colpisce la società nei suoi valori: sanitari, economici, affettivi ed emozionali, sconvolgendo completamente la vita dei cittadini, creando paure, povertà, divario sociale e familiare. Ci troviamo a combattere con un nemico invisibile e subdolo che non ci da tregua e ci colpisce intimamente. Per questo ci dissociamo da tutti quei comportamenti che negano questa calamità, nonché da tutte le persone che ne minimizzano la gravità».
«Appoggiamo il pensiero del sindaco Massimo Olivetti, espresso durante il Consiglio Comunale del 18 Febbraio, continuando a sostenere in maniera convinta il lavoro che sta sviluppando la nostra Amministrazione. Siamo fermamente convinti che il sindaco Massimo Olivetti sia la persona giusta per guidare la nostra città in questo momento particolare, nonostante le difficoltà ereditate dalla precedente Amministrazione. Olivetti si è subito impegnato, ottenendo risultati importanti per tutta la nostra comunità, preferendo fare anziché apparire. Per cui sottolineiamo, ancora una volta, l’importanza del rispetto delle regole, indossando la mascherina e mantenendo le distanze sociali. Inoltre, concludono dalla lista del vicesindaco Riccardo Pizzi – esortiamo la cittadinanza ad aderire alla campagna vaccinale, fiduciosi che ci porti alla conclusione di questa calamità nel minor tempo possibile».
Le scuse in aula consiliare sull’interpretazione del post incriminato però non sono bastate a evitare altre riflessioni critiche. Le ultime in ordine di tempo sono quelle arrivate dalla lista di opposizione Vola Senigallia. «La maggioranza di governo della nostra città ha impiegato due mesi per discutere di quelle affermazioni in consiglio comunale. Un tempo inaccettabile per chi vuole prendersi cura della città e dei cittadini».
Al centro delle critiche ci sono tre punti. Primo, c’è libertà di espressione e di pensiero: «se da domani Pizzi dovesse iniziare a credere alle scie chimiche, potrà parlarne e discuterne e, in qualità di vicesindaco, magari proporre alla città anche qualche soluzione».
«Secondo, quel post non avrebbe riguardato la funzione pubblica svolta dallo stesso Pizzi. Affermazione bizzarra per una persona che non solo siede in consiglio comunale e quindi ha un ruolo pubblico e rappresenta tutta la cittadinanza, ma che è anche vicesindaco e assessore alla cultura. Qualche responsabilità istituzionale sindaco e vicesindaco di un comune italiano la hanno nel campo della salute pubblica, a maggior ragione in caso di pandemia.
«Terzo, non si è in nessun modo dissociato dal post da lui stesso condiviso sostenendo che lui non aveva utilizzato l’aggettivo “semplice” in riferimento al Covid come influenza: il testo del post condiviso dal vicesindaco Riccardo Pizzi banalizzava e minimizzava il Covid considerato una influenza che colpisce con una bassissima percentuale anziani e malati».
Da qui l’appello a La Civica perché porti a più miti consigli il proprio rappresentante. «Altrimenti, non possiamo che essere d’accordo con le parole espresse in consiglio comunale dal consigliere di Forza Italia-Civici per Senigallia, Luigi Rebecchini: “Il Vice Sindaco sostanzialmente difende quanto scritto. La sua affermazione è gravissima. Chiedo ancora che in modo chiaro dica che non ha questo pensiero. Se non è così, allora occupa un posto sbagliato”».