BELVEDERE O. – “Non abbiate paura della vita. Il pensiero, le parole, l’azione e la modernità di Enrico Medi”. È il titolo della tavola rotonda che avrà luogo sabato 18 maggio, alle ore 10, al Palasport Filonzi Ducci di Belvedere Ostrense.
Il confronto metterà a tema – come recita il sottotitolo della tavola rotonda – il pensiero, le parole, l’azione e la modernità di Enrico Medi in occasione del 50esimo anniversario della morte del servo di Dio. L’incontro vedrà introdotto da Maria Emanuela Medi e prevede gli interventi di monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia, Giovanni Caprara, presidente della Unione giornalisti italiani scientifici, Franco Foresta Martin, geologo, Giuseppe Sangiorgi, giornalista, e Lorenzo Savini, dirigente del liceo Enrico Medi di Senigallia.
Una messa in ricordo di Enrico Medi verrà presieduta presso la chiesa dei Cancelli in Senigallia dal vescovo Franco Manenti domenica 26 maggio, alle ore 18 , nel giorno anniversario della morte del servo di Dio Enrico Medi.
«Scienziato, padre costituente, membro del primo Parlamento della Repubblica, docente universitario, direttore dell’Ingv, vicepresidente dell’Euratom, uomo di grande fede, padre di famiglia, Enrico Medi è stato capace di realizzare una sintesi tra i tanti aspetti della vita ed è tutt’ora punto di riferimento etico, politico e religioso.
Una visione ancora oggi moderna nella quale ricerca della verità, fede e scienza potessero convivere e che la famiglia Medi vuole sottolineare e ricordare nelle diverse manifestazioni in occasione del 50’ anniversario dalla sua morte. Enrico Medi, nato a Porto Recanati, è vissuto i primi anni dell’infanzia a Belvedere Ostrense, piccolo borgo nell’entroterra marchigiano. Formazione, impegno, gioia di vivere i suoi messaggi e “guai a deluderli” – diceva».
Il comune di Belvedere Ostrense e la famiglia Medi organizzano congiuntamente l’iniziativa dedicata ad Enrico Medi, con l’obiettivo di fare conoscere la sua figura nella molteplicità dei tanti interessi di grande attualità e costruttivi con la presenza di circa 150 studenti delle scuole marchigiane intitolate alla sua memoria, provenienti da Senigallia, Porto Recanati e Montegiorgio.