SENIGALLIA – Slitta a dopo l’estate il cantiere per la riqualificazione di piazza Simoncelli a Senigallia. Nonostante si sapesse già, l’annuncio ufficiale è arrivato solo con la notizia di ulteriori indagini archeologiche sotto la piazza disposte dalla Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche.
Quello previsto in piazza Simoncelli, a due passi dal foro annonario, è in realtà un recupero storico e filologico, nella visione dell’amministrazione comunale, di una porzione importante di città. Attualmente vi si svolge anche una parte di mercato cittadino e vari eventi a carattere fieristico. L’opera, dal costo complessivo di circa 1,4 milioni di euro, è stata inserita nel piano delle opere pubbliche per il 2020 ma il via al cantiere sarà solo in autunno, con un’altra giunta municipale.
Prima dei lavori, però, altre indagini: i carotaggi preliminari hanno evidenziato tracce che hanno fatto pensare a una specie di porticciolo, forse in epoca romana, proprio dove oggi c’è un parcheggio. Lo hanno rivelato le numerose esondazioni, ma non solo, nella zona in cui dovevano esserci anche gli attracchi per le imbarcazioni, prima della bonifica che ha di fatto trasformato l’area. Da qui la volontà di approfondire il tema archeologico con ulteriori scavi. Non interferiranno con i lavori perché l’amministrazione aveva già deciso di posticiparli in autunno.
Intanto la fase progettuale è arrivata a quello esecutivo: il progetto prevede la completa pedonalizzazione della piazza situata tra i portici Ercolani, piazza del Duca e piazza Roma e il recupero della storicità dell’area che dal ‘600 a metà ‘800 ospitava il ghetto ebraico. Simbolicamente sarà rappresentato attraverso il rifacimento della pavimentazione con disegni che riprenderanno i pavimenti delle vecchie abitazioni circostanti e con una fonte giudea – un pozzo per l’acqua – senza più il contorno della stella di Davide che aveva suscitato alcune perplessità. Una prima cornice sarà quella del muretto su cui ci si potrà sedere, mentre una seconda sarà realizzata con platani, in parte già esistenti, in parte con nuove piantumazioni.