SENIGALLIA – Autorizzazione sì, autorizzazione no, la visita di controllo da parte dei vigili urbani in un ristorante del centro storico diventa un caso pubblico. E l’accertamento sulle sedie e sui tavolini posti sulla strada potrebbe avere potenziali ripercussioni legali.
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, 16 luglio. Due agenti della polizia locale hanno chiesto a un ristoratore se avesse l’autorizzazione per posizionare tavoli e sedie sulla pubblica via. Il titolare dell’attività non aveva con sé la ricevuta di pagamento e, non potendo dimostrare di essere in regola, è stato costretto a disdire diverse prenotazioni.
Secondo quanto l’uomo ha riferito al Corriere Adriatico, il controllo sarebbe avvenuto quando alcuni clienti già si erano seduti, dovendo quindi andarsene senza consumare il pasto. A nulla sarebbe valso il tentativo di fornire la ricevuta di pagamento in un secondo momento o il giorno successivo.
Diversa però la versione fornita dalla Polizia locale. La comandante Barbara Assanti ha reso noto che la segnalazione arrivava da un cittadino che lamentava persino la chiusura della via con tanto di transenna. E che l’occupazione sarebbe avvenuta anche nei fine settimana precedenti. Da questa segnalazione è scaturita la necessità di una verifica: «Agli atti non risultava che fosse stata rilasciata alcuna concessione».
Tuttavia, essendo il fine settimana, ci sarebbe potuto essere qualche disguido con le comunicazioni tra gli uffici comunali. Da qui lo scrupolo di un controllo ulteriore sul posto iniziato alle ore 18. «L’orario del sopralluogo – prosegue la comandante – è stato appositamente scelto per evitare di creare disagi ai clienti. A quell’ora, infatti, era presente solo il titolare ma nessun avventore. Gli è stata chiesta la documentazione, che non è stata esibita ed è stato riferito alla polizia locale che la ricevuta di pagamento dell’occupazione era a casa e che l’avrebbero prodotta più tardi». Un ulteriore controllo è avvenuto intorno alle 18:30 ma senza che venisse esibito alcun documento e così anche alle 19:35, spiega la polizia locale, quando due clienti sono poi stati fatti accomodare all’interno dell’esercizio.
«Nessuna concessione è stata esibita perché non rilasciata, in quanto la richiesta era mancante di alcuni documenti richiesti dal SUAP» conclude Assanti mentre il titolare dell’attività si è rivolto al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti per esibire il pagamento e poi a un legale. Il primo cittadino si è detto dispiaciuto.