Senigallia

Omicidio Matteuzzi, organizzata una fiaccolata contro la violenza sulle donne

L'evento si svolgerà a Bologna, città teatro dell'efferato omicidio perpetrato dal senigalliese Giovanni Padovani ai danni dell'ex compagna, uccisa a colpi di martello sotto casa

Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani
Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani

SENIGALLIA – Una fiaccolata per ricordare Alessandra Matteuzzi e tutte le donne vittime di violenza. L’evento si svolgerà nella serata del 31 agosto a Bologna, città teatro dell’efferato omicidio perpetrato dal senigalliese Giovanni Padovani ai danni dell’ex compagna, uccisa a colpi di martello sotto casa.

«Vi invito a partecipare in tanti questo mercoledì 31 agosto alla fiaccolata per dire No alla Violenza contro le donne. Saremo accanto alla rete delle donne di Bologna, promotrici della fiaccolata, per ricordare Alessandra Matteuzzi e tutte le donne vittime di violenza», scrive il sindaco Matteo Lepore. Si parte alle ore 21 da Piazza Liber Paradisus, davanti agli uffici del Comune e si attraverserà il Quartiere Navile. «Manifestiamo il nostro impegno contro la violenza, nelle sue tante forme. Impegniamoci per un cambiamento concreto della società e delle istituzioni. Lavoriamo insieme per una città sicura di giorno e di notte, per tutte e tutti – aggiunge Lepore – La violenza maschile contro le donne è un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace nonché una palese violazione dei diritti umani. La violenza contro le donne viola, indebolisce e vanifica il godimento da parte delle donne dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali».

Il 26enne dal giorno del delitto si trova in carcere a Bologna. Davanti al gip, il giovane si era avvalso della facoltà di non rispondere. Alla polizia, intervenuta sul luogo del delitto, aveva riferito di aver agito colto da un raptus di rabbia. Secondo la Procura, il senigalliese ancor prima del delitto, aveva tenuto un comportamento di controllo ossessivo sulla donna già lo scorso 29 luglio quando venne presentata dalla donna denuncia-querela per segnalare lo stalking di Giovanni Padovani, che poi la sera del 23 agosto l’ha uccisa a martellate dopo averla aspettata sotto casa, a Bologna. «Alla luce di tutte le occasioni in cui è riuscito ad accedere al condominio dove abito, ho sempre timore di ritrovarmelo davanti ogni volta che torno a casa, o quando apro le finestre», aggiungeva la donna. Ad oggi la difesa dell’accusato non ha presentato istanze al riesame per chiedere la scarcerazione o misure alternative.