SENIGALLIA – Questa mattina sul corpo di Graziella Pasquinelli, la 73enne uccisa giovedì dal figlio, sarà effettuata l’autopsia all’ospedale di Torrette di Ancona. L’anziana è morta soffocata. Il corpo è stato trovato riverso sul pavimento dell’ingresso di casa: la donna è morta dopo essere stata colpita alla testa prima con un oggetto contundente e poi, una volta a terra, è stata soffocata con una cintura. Il cadavere è stato trovato dai carabinieri dieci ore dopo l’accaduto. A dare l’allarme, l’ex moglie del presunto assassino che si è recata in caserma preoccupata dopo avere tentato invano di mettersi in contatto con lui. I militari si sono subito recati nell’abitazione di via Brandani, teatro della tragedia.
Graziella era riversa a terra, in casa il figlio ed il cane. «Ho fatto una cavolata», con queste parole, il 45enne in stato di choc, si sarebbe rivolto ai carabinieri per giustificare l’omicidio. Il 45enne, padre di due figlie, è stato arrestato e poi condotto nel carcere di Montacuto. Sul posto il Magistrato Raffaele Di Cuonzo ed il medico legale Loredana Buscemi che hanno effettuato gli accertamenti e ricostruito, per quanto possibile, tutti i particolari di quei terribili minuti.
Una famiglia apparentemente tranquilla: dopo la morte del padre, il figlio si era messo a lavorare nel negozio di famiglia, sito a due passi da piazza Simoncelli, insieme alla madre. “Barucca Calzature” è una storica attività del centro, ma che secondo alcune indiscrezioni, a causa della crisi, come molti negozi viveva un periodo difficile. L’uomo inoltre soffriva di depressione: negli ultimi mesi era molto dimagrito e girava spesso solo. Pochi anche i contatti con i vicini di casa, che lo vedevano passeggiare insieme al cane. Per anni ha vissuto insieme alla moglie e le due figlie in una casa a pochi distanza da quella della madre, dove era tornato a vivere dopo la separazione.