SENIGALLIA- Sono quattro gli albanesi arrestati poiché coinvolti nell’ingente rinvenimento di oltre 900 kg di marijuana.
I fatti risalgono al 29 giugno scorso, quando, durante un normale servizio di perlustrazione, i Carabinieri hanno notato arenato sulla spiaggia di Porto Recanati un motoscafo da altura bianco, lungo quasi 10 metri e dotato di 2 motori da 200 cv. Nelle vicinanze c’erano una trentina di imballi (con impressi alcuni segni distintivi), poi risultati contenere dai 10 ai 30 kg ciascuno di marijuana e 28 taniche piene di benzina (dai 20 ai 30 litri ognuna), 4 bottiglie d’acqua, 1 giaccone, 1 paio di scarpe, 1 paio di sandali, 1 maglia e poi altri 4 imballi di marijuana abbandonati a circa 50 metri dal motoscafo, nascosti in pineta.
I carabinieri di Porto Recanati, attraverso i codici presenti nelle taniche di benzina, sono risaliti ai due negozi che le avevano commercializzate, entrambi siti a Senigallia. Dalle riprese delle telecamere esterne al negozio, sono risaliti ai soggetti che avevano acquistato le taniche di plastica. I militari del Nucleo Investigativo di Macerata, esperti in tabulati telefonici, sono risaliti, dai tabulati telefonici in uso all’uomo individuato fuori dall’esercizio della spiaggia di velluto, alla sua cerchia di amici. Si è così riusciti a ricostruire i movimenti e individuare i responsabili.
A finire in manette sono stati il 34enne K.R., il 49enne F.P., il 30enne G.E. e il 26enne H.K. Tutti sono stati arrestati sono e tradotti presso le competenti case circondariali. Uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.