Senigallia

Ancora tre settimane per il sottopasso della Cesanella

Il termine slitta quindi in piena estate. Intanto arriva la proposta di intitolare l'opera a un cittadino che ha perso la vita proprio in quell'attraversamento pedonale nel 2007. Ma non convince il sindaco di Senigallia Mangialardi

SENIGALLIA – Tempi ancora lunghi per la fine dei lavori al sottopasso della Cesanella, in fase di realizzazione all’altezza di piazzale Michelangelo. La nuova opera che consentirà di bypassare la statale Adriatica in tutta sicurezza non terminerà prima di tre settimane, praticamente in piena estate. Ma c’è chi intanto guarda avanti e pensa già a una sua intitolazione.

Tra una settimana, infatti, tra lunedì 10 e martedì 11 giugno inizieranno i lavori di spostamento della tubatura del metano che ha costretto a fermare il cantiere partito il 3 dicembre 2018. L’intervento dovrebbe concludersi in poche giornate lavorative – tempo permettendo – in modo da poter passare le ultime settimane di giugno (e forse anche parte di luglio) al completamento del braccio est, quello verso il mare, lato via Tommaseo/via Oriani.

L’intervento per il nuovo sottopasso – con i disagi che un cantiere porta con sé – si concluderà quindi in piena estate nonostante fosse pensato per partire (e terminare) prima dei mesi caldi e prima dell’afflusso di turisti.

C’è già chi guarda avanti, però, pensando a una intitolazione del sottopasso visto come un «nuovo e intelligente passo verso la sicurezza dei cittadini». Ad avanzare la proposta è un medico senigalliese che ricorda al sindaco Mangialardi come proprio in quell’attraversamento abbia perso la vita un suo assistito. «Si potrebbe in qualche modo ricordare questa persona, un semplice cittadino pensionato abitante alla Cesanella che, in una mattina di luglio del 2007, intorno alle 6.30, attraversava la statale per una semplice passeggiata, veniva travolto da un veicolo e perdeva la vita per le conseguenze dell’investimento? Ci sono spesso storie e persone semplici che vengono dimenticate, ma non perdono di significato anche a distanza di anni».

Proposta che però non ha convinto il primo cittadino di Senigallia, Maurizio Mangialardi. «Credo che la commemorazione di un defunto sia un fatto molto intimo e privato e che spetti quindi solo alla famiglia del nostro sfortunato concittadino scegliere se farlo e in quale modo. Compito di un’amministrazione è invece cercare di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, mettendo in campo, per quanto riguarda la mobilità, azioni che possano aumentare la sicurezza di tutti e quindi diminuire la possibilità che queste tragedie si ripetano. Il nuovo sottopasso pedo-ciclabile che presto sarà aperto va proprio in quella direzione perché permetterà un attraversamento agevole della statale in tutta sicurezza e probabilmente la sua inaugurazione sarà il miglior modo da parte nostra di ricordare il suo assistito e di rispondere al dolore per la sua perdita».