Senigallia

Senigallia, orari ridotti per gli uffici postali periferici: utenti in attesa al freddo e in piedi

Italia Viva e il sindaco Massimo Olivetti chiedono spiegazioni sulle aperture per tre giorni a settimana: troppi i disagi che deve sopportare l'utenza, soprattutto quella più anziana

Uno degli uffici postali periferici di Senigallia: la filiale della Cesanella
Uno degli uffici postali periferici di Senigallia: la filiale della Cesanella

SENIGALLIA – La riduzione degli orari e del personale in servizio negli uffici postali periferici torna al centro dell’attenzione comunale e non solo. Dal circolo di Senigallia di Italia Viva è stata infatti nuovamente segnalata la difficoltà che molti utenti, soprattutto delle frazioni, incontrano a causa delle nuove condizioni di apertura delle sedi periferiche delle Poste Italiane.

Secondo i renziani senigalliesi, infatti, «continua l’odissea di cittadini e pensionati nel perimetro comunale di Senigallia in merito ai giorni di servizio che certi uffici pubblici attuano. Parliamo degli uffici postali nelle frazioni comunali. Ci chiediamo se è normale che un ufficio resti aperto due giorni e mezzo alla settimana. Tutto questo avviene in diversi quartieri periferici del comune, dove per i pensionati poco abili in movimenti si trovano molto a disagio, quando poi devono fare lunghe file all’esterno degli uffici stessi al freddo e con la pioggia, ma soprattutto in piedi. Tutto questo è normale?». 

Origine del problema, confermato poi anche dal responsabile senigalliese, sono la pandemia in atto e le misure vigenti per contrastarla. Ma Italia Viva torna all’attacco chiedendosi: «Far funzionare un pubblico ufficio cinque giorni invece che due giorni e mezzo che differenza fa? E poi non si accalcherebbero i cittadini nell’attesa di essere serviti con più giorni a disposizione?».

Della questione si è interessata anche la nuova amministrazione comunale a guida Massimo Olivetti. Dal municipio è partita una seconda lettera al direttore provinciale di Poste Italiane Antonio Grisostomi Travaglini (dopo quella di ottobre scorso) in cui si torna a evidenziare i disagi per gli utenti soprattutto delle frazioni di Cesanella, Montignano, Roncitelli e Sant’Angelo, causati dalle nuove aperture limitate a tre giorni a settimana. Una situazione che si protrae da fine aprile 2020.

Alla prima lettera di Olivetti era seguita una comunicazione dal direttore dorico il mese successivo, ma il sindaco di Senigallia sottolinea come «la situazione a circa due mesi di distanza dalla vostra risposta non sia minimamente migliorata e la popolazione di queste frazioni continui a vedersi negata la possibilità di accedere in condizioni dignitose ad un servizio fondamentale per le proprie esigenze di vita. Come se non bastasse, alla riduzione dell’orario di apertura si è aggiunta la riduzione anche del personale assegnato a questi uffici postali periferici che attualmente risultano operare con un solo sportello in servizio».

Da qui l’appello: «Le rinnovo pertanto la richiesta di riportare all’intera settimana, superando così le attuali limitazioni, l’apertura al pubblico degli uffici postali delle frazioni di Cesanella, Montignano, Roncitelli e Sant’Angelo dichiarandomi fin d’ora  – conclude Massimo Olivetti – disponibile ad un incontro nel quale poter illustrare in maniera più approfondita la situazione per poter arrivare quanto prima ad una soluzione condivisa nell’interesse dei cittadini».