SENIGALLIA – Torna a parlare di sanità senigalliese il consigliere regionale di Rinasci Marche Luca Santarelli. Lo fa con un intervento in cui sollecita la giunta Acquaroli a rivedere l’assetto attuale previsto dal piano socio sanitario che penalizza l’ospedale di Senigallia, a tre mesi dall’interrogazione che Santarelli ha ritirato su richiesta dell’assessore alla sanità Filippo Saltamartini.
«Sono passati tre mesi da quando, con spirito di massima collaborazione, ho ritirato il mio atto di indirizzo – spiega Santarelli – come richiesto dall’assessore alla sanità. Saltamartini in aula evidenziava la necessità di affrontare le complesse questioni che sottoponevo alla giunta nell’ambito del piano socio sanitario di cui annunciava l’avvio di un primo percorso. A oggi, purtroppo, un nulla di fatto. Non si hanno ancora notizie circa lo stato di attuazione della revisione del piano socio sanitario, mentre la situazione dell’ospedale prosegue ad aggravarsi».
Oggetto dell’intervento di Santarelli è quindi la revisione di quel piano che la giunta non ha ancora attuato per far tornare a operare in piena efficienza e sicurezza l’ospedale di Senigallia. Il nosocomio di via Cellini, nonostante la recente nomina di tre primari, ha perso negli ultimi anni gli amministrativi e diverse unità operative complesse, trasformate in semplici o dipartimentali; questa riorganizzazione, che rispondeva negli intenti al decreto Balduzzi, ha comportato una crescente dipendenza quindi dai centri di Jesi e Fabriano non solo per l’organizzazione delle attività ma persino per l’acquisto dei materiali di cancelleria.
«Non ritengo possibile – incalza Santarelli – che il nosocomio di Senigallia si ritrovi ancora in tale situazione. È necessario che la giunta si assuma impegni precisi, per rivedere le disposizioni organizzative e dirigenziali e consentire all’ospedale di operare in totale efficienza e sicurezza, per la tutela della salute dei pazienti, degli operatori e di tutti coloro che per qualsiasi attività sanitaria ricevono servizi dalla struttura».
Secondo il consigliere regionale di Rinasci Marche, serve anche una riorganizzazione delle strutture organizzative attualmente spostate a Fabriano, ripristinando un maggior equilibrio con l’ospedale di Senigallia.