Senigallia

Ospedale di Senigallia, crescono ancora i ricoveri per coronavirus

Non si arresta l'emergenza sanitaria: i pazienti affetti da covid-19 che arrivano dalla provincia pesarese vengono sistemati in reparti riorganizzati. Da rianimazione l'appello: state a casa

L'appello dal reaprto di rianimazione dell'ospedale di Senigallia
L'appello dal reaprto di rianimazione dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Si estendono le aree ospedaliere adattate per far fronte all’emergenza coronavirus. Anche la sala rosa dell’Andos, come altri reparti, è stata riutilizzata per ospitare alcuni pazienti contagiati dal Covid-19, facendo salire il numero dei ricoverati nell’ospedale di Senigallia a quota 79 nei reparti non intensivi e 6 in terapia intensiva (dato del Gores – Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria, aggiornamento di domenica 22 marzo alle ore 12).

La maggior parte dei pazienti arriva dalla provincia di Pesaro Urbino, la più coinvolta delle Marche in questa emergenza sanitaria in atto da fine febbraio. Per far fronte a questo sovraffollamento di pazienti nell’ospedale di Senigallia riconvertito covid sono stati riorganizzati alcuni spazi: posti letto per pazienti covid sono ora anche in ortopedia, chirurgia breve, negli ambulatori e in medicina, mentre le sale operatorie di chirurgia ospitano due pazienti intubati. L’attività chirurgica è stata spostata nel reparto di ostetricia, mentre chi avesse bisogno del pronto soccorso viene dirottato a Fabriano.

Anche sul fronte del personale la situazione è drammatica: sono stati raddoppiati i turni degli operatori ospedalieri. Alcuni “camici” sono alle prese con contagi o malattia, come confermato da Andrea Ansuini, responsabile del reparto di rianimazione senigalliese.

Reparto a cui stanno arrivando da alcuni giorni dispositivi sanitari, macchinari e tutti i materiali di cui possono aver bisogno anche grazie alle varie donazioni in corso, da parte di più realtà, locali e della vallata Misa Nevola.

Una situazione di emergenza che non cessa: siamo nel momento peggiore. Lo ha ribadito anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi che da settimane sta invitando tutti a rimanere in casa. Stesso appello che arriva proprio dal reparto di rianimazione: «State a casa».