SENIGALLIA – Il sindaco Maurizio Mangialardi ha incontrato nei giorni scorsi il sindacato degli infermieri Nursind per discutere della situazione dell’ospedale, del personale e delle condizioni di lavoro che si ripercuotono poi sull’utenza. Un incontro cordiale ha reso noto il primo cittadino che ha affrontato con il sindacato degli infermieri la maggior parte delle criticità «in ottica di area vasta», cioè tutte quelle che riguardano i vari ospedali della provincia di Ancona.
«Da sempre – ha spiegato Mangialardi – sono informato sulla situazione della sanità a Senigallia, nell’area vasta e a livello regionale tanto che anche recentemente con i sindaci di Jesi e Fabriano e il direttore di area vasta abbiamo fatto il giro degli ospedali. Solo negli ultimi due mesi abbiamo incontrato tutti i primari e i direttori facenti funzione di ogni reparto, le Rsu e poi convocato due volte l’assemblea dei sindaci di area vasta. Siamo in contatto quotidiano con il direttore Giovanni Guidi proprio per verificare ogni singola voce che circola sull’ospedale e trovare le soluzioni adeguate in caso la criticità esista davvero».
Le difficoltà dell’area vasta dell’Asur nel reperire il personale nei vari reparti sono da tempo al centro del dibattito cittadino e provinciale: da un lato c’è infatti l’utenza che si reca in ospedale ed è costretto ad aspettare per i servizi sanitari pubblici; dall’altro ci sono gli operatori che, pur lavorando con passione e abnegazione, pur rinunciando a ferie, giorni liberi e riposo tra un turno e l’altro, non riescono a sopperire alle varie mancanze. In mezzo c’è la struttura dirigenziale che tra proroghe dei contratti in essere, qualche stabilizzazione e nuovi concorsi prova a risolvere le varie problematiche. Ma queste difficoltà riguardano tutta l’area vasta, non solo Senigallia.
«Al sindacato Nursind – ha detto il primo cittadino della spiaggia di velluto – ho chiesto una dettagliata relazione su ogni singolo aspetto sollevato, per poter verificare con i dati ciò che sostengono. Poi un altro tema è quello degli investimenti: nessuno parla più della risonanza magnetica, nessuno parla più del declassamento dell’ospedale: molte questioni si sono risolte – seppur con tempi lunghi – grazie agli investimenti messi in campo».
Investimenti che, per quanto riguarda l’ospedale di Senigallia, dovranno interessare nelle prossime settimane anche i reparti di chirurgia, anestesia, ortopedia e ginecologia dove andranno in pensione i vari primari. «Per questi ho chiesto che vengano approntati subito i nuovi concorsi» ha concluso Mangialardi.