Senigallia

Senigallia, ospedale sotto pressione: altro reparto per pazienti covid non intensivi

Il nosocomio cittadino in aiuto delle altre strutture vicine, apre la terza sezione per i contagiati dal coronavirus. In città si registra una diminuzione di casi

Ospedale di Senigallia: la sanità locale riorganizzata per ospitare i pazienti covid-19
Ospedale di Senigallia: la sanità locale riorganizzata per ospitare i pazienti covid-19

SENIGALLIA – È sempre più forte la pressione sull’ospedale Principe di Piemonte, dove sono ricoverate quasi 70 persone per covid. La maggior parte proviene dagli altri nosocomi, come Jesi, in piena crisi sanitaria. In base ai dati regionali, diffusi quotidianamente, la situazione per la struttura sanitaria di Senigallia è critica: sabato 20 marzo c’erano 61 pazienti covid ricoverati che sono scesi a 57 domenica, poi a 55 ieri, lunedì, mentre oggi c’è stato un netto aumento contestuale all’apertura del terzo reparto dedicato che ha portato il numero fino a 68, soprattuto nei reparti covid non intensivi. La stessa Regione Marche indica però anche un calo importante nel numero totale di positivi e delle quarantene sulla spiaggia di velluto.

L’ospedale sotto pressione. Rimane alta l’attenzione su ciò che il nosocomio senigalliese sta passando e su ciò che il personale ospedaliero è costretto ad affrontare, alle prese ogni giorno con nuovi ricoveri.
La situazione fotografata negli ultimi giorni era la seguente: sabato 20 marzo cinque persone erano ricoverate in terapia intensiva; 25 in semintensiva; 21 nei reparti covid non intensivi e altri dieci al pronto soccorso. Ben 61 pazienti covid: un numero davvero impegnativo da gestire dato che vengono portate avanti anche le altre attività ospedaliere, escluse quelle non urgenti.
Il giorno successivo, domenica 21 marzo: quattro erano ricoverati in terapia intensiva; 20 in semintensiva; 26 nei reparti covid non intensivi e altri sette al pronto soccorso. Un totale di 57 persone.
Ieri, lunedì 22 marzo, il numero è rimasto sostanzialmente lo stesso con 55 persone ricoverate, di cui cinque in terapia intensiva; 15 in semintensiva; 31 nei reparti covid non intensivi e quattro al pronto soccorso.

Dunque una lenta diminuzione dei pazienti covid ricoverati, un calo appena percettibile, praticamente inconsistente, che la dice lunga sulla situazione di difficoltà in cui versa la struttura sanitaria e in cui lavora il personale senigalliese. Fino a ieri. Oggi, martedì 23 marzo, la situazione è decisamente peggiorata: cinque persone erano ricoverate in terapia intensiva; 14 in semintensiva; 44 nei reparti covid non intensivi e altri cinque al pronto soccorso, per un totale di 68 persone. L’aumento si spiega però con l’apertura del terzo reparto covid all’ospedale di Senigallia, situato al primo piano di medicina con 16 posti letto. Una riorganizzazione decisa un po’ alla svelta che ha lasciato poco tempo alle autorità della città.

Una diminuzione marcata è quella invece che riguarda il numero di casi di positività e delle quarantene nell’intera città di Senigallia: sabato 20 erano positive 478 persone, con 715 quarantene; domenica 21 erano 467 con 708 in isolamento; lunedì 22 si è scesi a 433 e 701, mentre oggi, martedì 23, si è passati a 438 positivi e 681 in quarantena o isolamento.