Senigallia

Addio alle Suore della Carità, dopo 150 anni lasciano Ostra

Le Figlie della Carità si trasferiranno a Loreto dopo Pasqua. La notizia è stata ufficializzata domenica dall’Arciprete Parroco di Santa Croce Monsignor Umberto Gasparini

Le Suore di Ostra

OSTRA- Le quattro Figlie della Carità si trasferiranno a breve nella Casa di Loreto. Suor Anna Maria Antici, Suor Rossana Busbani, Suor Agusta Prezzotti e Suor Maria Luisa Salvatori subito dopo Pasqua lasceranno Ostra. La notizia circolava già da tempo nel piccolo comune, ma domenica è stata ufficializzata nei comunicati della domenica dall’Arciprete Parroco di Santa Croce Mons. Umberto Gasparini.

Le Figlie della Carità, gelose custodi della chiesa di San Francesco giunsero ad Ostra tra il 1883 e il 1884. Chiamate dalla Congregazione di Carità, in numero di tre, cominciarono col dedicarsi ai pochi malati presenti nell’ospedale cittadino, un antico convento di Religiose trasformato col tempo in nosocomio. Le Suore si erano sistemate in poche stanze vicino ai malati, pronte ad intervenire anche in caso di emergenze notturne. La loro dedizione incise favorevolmente sull’amministrazione che, nel 1891, avanzò di nuovo alla Visitatrice di Siena la richiesta per avere altre Suore, cui affidare il Ricovero di Mendicità, l’attuale Casa di Riposo per gli anziani, che venne trasferito l’anno successivo da corso Mazzini, sito a lato del Santuario del Santissimo Crocifisso, al piano terra dell’ex-convento delle Clarisse.

Figlie della Carità

Il loro operare non si limitò alle cure ed al soccorso degli indigenti, ma tra il 1921 e il 1922 divennero anche le educatrici all’Asilo Infantile. Nel 1955 con l’edificazione del nuovo asilo in via Leopardi le suore ‘capellone’, così chiamate per la grande falda del loro cappello, trovarono una nuova ospitalità in quella sede, senza però abbandonare né l’ospedale, né la Casa di riposo per gli anziani e continuando ad essere gelose custodi della Chiesa di San Rocco detta dell’Ospedale.

 «Nel 1974 lasciarono l’ospedale. Rimasero sei suore: alcune per la Casa di Riposo e altre per la Scuola Materna. Otto anni dopo le Suore erano soltanto quattro, ma tutte dedite ugualmente agli anziani e ai piccoli, apprezzate e benvolute dalla popolazione. Poi nel 1983 gli Istituti Autonomi di Beneficenza trasferirono la Casa di Riposo nell’ex Istituto Sacro Cuore e offrirono alle Suore (1984) un alloggio all’interno della stessa casa di riposo, in modo da assicurare un’assistenza, anche notturna, ai ricoverati – scrive Suor Maddalena Castrica nel suo libro ‘Le Suore della Carità’ – Intanto la scuola materna, da comunale era diventata statale. Vi insegnavano due Suore le quali restarono lì fino al 1993. Nel 1996 la Comunità, non essendo in grado di poter sostituire le Suore, ormai tutte anziane, le ritirò dal servizio diretto. Per questo motivo si dovettero nuovamente trasferire. Andarono ad abitare nella casa parrocchiale rimasta disabitata, una casa adiacente alla Chiesa di san Francesco, e assunsero l’impegno di custodire la Chiesa stessa. Di lì, ogni giorno, vanno come volontarie presso la casa di Riposo di Ostra dove c’è sempre un gran bene da fare, non trascurano la Parrocchia e le attività parrocchiali; in particolare curano gli adolescenti e i giovani. Mettendo in atto “la fantasia della carità”, inventano mille iniziative che hanno sempre come finalità la formazione cristiana e l’aiuto alle persone nel bisogno».

 

 

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