Senigallia

Parte da Ostra l’alternativa al turismo da spiaggia, tra artigianato, food e piccoli borghi

Nove realtà imprenditoriali insieme per fare rete e creare nuovi itinerari: il patto per il territorio sarà sottoscritto nei prossimi giorni

Il gruppo di imprenditori che s'è riunito al Knotwear Club a Casine di Ostra

OSTRA – Un’alternativa al turismo da spiaggia, alla scoperta dell’entroterra di Senigallia e delle sue ricchezze. Un patto tra eccellenze marchigiane per dar vita a nuovi itinerari turistici che contemplino artigianato, sostenibilità, food e hospitality nei piccoli borghi. Se ne è parlato ieri, mercoledì 26 giugno, al nuovo Knotwear Club di Gaia Segattini a Casine di Ostra, dove un gruppo di imprenditori si è ritrovato per discutere di nuove opportunità di turismo nel Senigalliese. Un momento di confronto per riflettere sulle eccellenze che il territorio offre e che vanno oltre il mare. L’appuntamento è stato organizzato da Gaia Segattini Knotwear, brand e società benefit che produce maglieria e accessori con le giacenze di filati pregiati, rigenerati ed ecologici. Diversi gli imprenditori coinvolti, tutti impegnati nella valorizzazione delle peculiarità del territorio marchigiano: oltre a Gaia Segattini, presenti Chiara Nigra e Pauline Postema (Borgo Loretello/Bar Giallo), Francesca Casci Ceccacci (Pandefrà), Filippo Borioni (Bagni 77), Michela Mandolini (Chocolate for Family), Vincenzo Mignuolo (La Grotta Osteria Contemporanea), Andrea Pambianchi (Ristorante La Cantinella), Francesco Archetti (Velvet For Philosophers) e Sonia Giardini (La Bolla nel Borgo).

Ad aprire i lavori la sindaca di Ostra, Federica Fanesi, entusiasta dell’iniziativa: «Sono felice di aver partecipato a questo momento di confronto prezioso per questo territorio. La nostra è una zona ricchissima, piena di eccellenze. Il fatto che delle realtà imprenditoriali che contribuiscono concretamente a promuovere le Marche oltre i nostri confini abbiano unito le forze per promuovere nuovi itinerari turistici, è per me e per la mia amministrazione motivo di grande orgoglio. Saremo certamente al loro fianco». Insieme alla prima cittadina, anche il vice sindaco Raimondo Romagnoli e l’assessore Alberto Agabarti. L’idea di Gaia Segattini è stata quella di unire, innanzitutto, un gruppo di amici che sono anche imprenditori che condividono valori comuni come l’innovazione della tradizione, il legame col territorio di appartenenza e l’eticità della filiera. E, soprattutto, un modello imprenditoriale che mette le persone al centro e che contempli il desiderio di fare rete. L’obiettivo è quello di attrarre turisti e visitatori che scelgono le Marche perché cercano un luogo autentico, quasi defilato, ma allo stesso tempo stimolante e innovativo. Persone che in occasione di una vacanza possono frequentare luoghi e realtà che diventano fonte di ispirazione per nuove idee imprenditoriali in grado di alimentare le economie del territorio. Un’area, quella dell’entroterra di Senigallia, fatta di eccellenze spesso silenziose, lontane dai riflettori, e che nel tempo hanno attirato un pubblico principalmente proveniente dal nord Italia e nord Europa.

Un patrimonio da valorizzare e da tramandare non solo alle nuove generazioni ma anche ai tanti visitatori che scelgono le colline dell’entroterra di Senigallia per le vacanze o per un break. È stata una giornata ricca all’insegna del confronto e dello scambio di idee e visioni sul futuro dell’area e che nelle prossime settimane vedrà sottoscritto un simbolico patto per il territorio con nuovi itinerari condivisi e che mettono insieme le esperienze di ogni singolo imprenditore, che nel tempo ha dialogato con i tanti turisti dell’area, raccogliendone pareri, esigenze e desideri. «Questa giornata può segnare una svolta per la crescita dell’entroterra di Senigallia – commenta Gaia Segattini, organizzatrice dell’evento –. Da quattro mesi abbiamo aperto il Knotwear Club, che vuole essere anche un hub per gli appassionati di artigianato, sostenibilità e moda. Sono sicura che grazie a queste connessioni valoriali che uniscono la rete di imprenditori, potremo valorizzare maggiormente il territorio, dando ancora più consistenza all’offerta turistica».