Senigallia

Ostra, via alla demolizione di ponte del Coppetto

Serviranno 40 giorni e appena 224 mila euro per abbattere l’infrastruttura sulla provinciale 17 danneggiata dall’alluvione 2022. Acquaroli: «Era necessario correre per ridare sicurezza al territorio»

Il ponte del Coppetto a Ostra, ancora inagibile dopo l'alluvione del 15 settembre 2022
Il ponte del Coppetto a Ostra, ancora inagibile dopo l'alluvione del 15 settembre 2022

OSTRA – Sono iniziati oggi, lunedì 2 ottobre, e dureranno 40 giorni circa, i lavori di demolizione di ponte del Coppetto, l’infrastruttura che collega il paese con Ostra Vetere gravemente danneggiato dall’alluvione del 15 settembre 2022. Un intervento atteso da tempo perché limita non solo gli spostamenti dei residenti ma anche quelli per le imprese della zona, con un aggravio di costi e tempi non più sostenibile.

Dopo vari annunci di lavori avviati sulla costa e per la città di Senigallia, ecco che anche l’entroterra inizia a godere dei provvedimenti di somma urgenza, come quello firmato nei giorni scorsi dal genio civile Marche nord e che riguarda l’infrastruttura sulla strada provinciale 17. Il ponte del Coppetto ha subito il crollo del pilone centrale nel corso dell’ondata di maltempo che si è scatenato il 15 settembre 2022, sera della maledetta alluvione che ha seminato morte e distruzione nelle vallate dei fiumi Misa, Nevola, Cesano e Burano. 

Per i lavori di demolizione sono state impegnate risorse per 224 mila euro, quota che comprende anche il trasporto in discarica e lo smaltimento dei materiali di risulta; se ne occuperà la stessa ditta a cui sono state affidate le opere di ricostruzione. Qui nascerà un nuovo manufatto in acciaio a campata unica, lungo 50 metri, alto quasi 9 e rialzato rispetto al precedente per motivi di sicurezza idrogeologica.

«I territori alluvionati, soprattutto quelli più colpiti – ha affermato il presidente della Regione Marche nonché commissario per gli eventi meteorologici di settembre 2022 Francesco Acquaroli – hanno visto un condizionamento della viabilità e della quotidianità e queste opere sono fondamentali per ripristinare i collegamenti tra paesi e tra valli. Era necessario correre verso la messa in sicurezza e questa è una delle prime importanti opere pronta ad essere ricostruita». Una rinascita simbolica del territorio dopo il disastro, ha sottolineato l’assessore alla protezione civile, Stefano Aguzzi.

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