SENIGALLIA – Il tema dei parcheggi ritorna prepotentemente alla ribalta mediatica dopo l’inizio dei lavori sulla collina del seminario, in via Cellini, per una struttura che dovrebbe nel piano elaborato dal Comune, servire l’area ospedaliera e persino quella del centro storico. Una struttura però che secondo il consigliere di opposizione Giorgio Sartini va contro ogni logica. Ecco perché.
Il parcheggio del Seminario – così chiamato perché appunto situato nella collina su cui si erge il seminario vescovile di Senigallia – ha lo scopo di “colmare il bisogno di parcheggi sia per l’ospedale che per il vicino centro storico” come scritto dall’amministrazione. Un bisogno reso ancora più impellente, come evidenziato dalle numerose proteste, dall’eliminazione dell’area di piazza Garibaldi per la riqualificazione della zona o da quello a lato della stazione ferroviaria, dove ora sostano gli autobus.
Ma se quello è lo scopo, la struttura può essere positiva in termini di posizionamento solo per quanti si devono recare in ospedale – dichiara Giorgio Sartini, capogruppo in consiglio di Senigallia Bene Comune – anche se noi avremmo preferito «trasformare quello già esistente su via Camposanto Vecchio e/o quello esistente tra il poliambulatorio di via Campo Boario e lo stadio Bianchelli in uno o due parcheggi a due livelli».
Quindi bene per l’ospedale ma non per chi deve andare in centro storico. Il motivo è presto spiegato: secondo Sartini il giovamento per gli automobilisti che vanno in centro è pressoché inesistente, perché la distanza è la stessa, anzi maggiore, di quella che c’è tra il centro e il parcheggio dell’area ex-Sacelit Italcementi, in zona porto. Una distanza che non attira gli automobilisti se non quando mancano le alternative, come d’estate quando tutti i parcheggi sono sfruttati al massimo. «Dato che questo parcheggio (ex Sacelit, ndr) è quasi sempre deserto pur avendo “costi ridottissimi”, come spera la giunta di far parcheggiare così distante chi vuole andare al Foro Annonario, in biblioteca o in piazza Saffi a un prezzo inoltre pieno (e forse più)?».
La soluzione potrebbe venire solo dal progetto – per ora fermo dati i vari costi, le problematiche emerse e la questione del fiume Misa – denominato “Orti del Vescovo”, dove si potrebbe, secondo il referente di Sbc, realizzare «un parcheggio a quattro livelli con facciata storica e senza realizzare, per il problema dell’esondazione del Misa, parcheggi interrati come prevede invece l’attuale progetto».
Una struttura multilivello mascherata quindi con facciata di pregio o dalla caratterizzazione storica per potersi ambientare meglio al contesto ma soprattutto funzionale al centro storico, con posizione centralissima sia per chi vi lavora, sia per chi vi arriva per lo shopping o le commissioni (anche negli uffici comunali) così come per chi ha problemi deambulatori e si vuole recare al duomo o all’auditorium San Rocco. Un’ipotesi che potrebbe venire incontro alle difficoltà di commercianti e ristoratori oltre che fungere da impulso per il turismo in città ma che la giunta – afferma sconfortato Sartini – non prenderà in considerazione, preferendo piuttosto una cattedrale nel deserto.