SENIGALLIA – I parcheggiatori abusivi e le continue richieste di denaro sono al centro di una nuova segnalazione da parte dei cittadini all’amministrazione comunale. Questa volta è toccato a un uomo di Chiaravalle “sperimentare” la situazione che si verifica ogni giorno nel parcheggio a fianco dell’ospedale “Principe di Piemonte” di Senigallia, area di proprietà della Curia vescovile.
«Ho avuto la necessità di ricoverare d’urgenza mia moglie – ha scritto il cittadino al sindaco – per un malore e il 118 ha scelto l’ospedale di Senigallia. In questo frangente ho potuto toccare con mano la triste realtà che esiste nel parcheggio preposto al ricevimento delle auto per coloro che devono fruire delle cure ospedaliere. In sostanza sei costretto a pagare il pizzo ad un gruppo di extracomunitari altrimenti hai il timore di ritrovarti la macchina con qualche danneggiamento».
Uno spettacolo «indecente», continua l’uomo che, pur non essendo contrario all’accoglienza e all’integrazione, chiede di mettere fine a certi comportamenti messi in atto dai parcheggiatori abusivi. «Chi va in ospedale non va a divertirsi, non va ad una festa da ballo nel qual caso sarebbe sopportabile anche se non condivisibile la presenza di tali novelli imprenditori! Chi va in ospedale ha familiari o amici che stanno male, che soffrono in modo più o meno grave, e non merita un trattamento simile degno di una repubblica delle banane e non di un paese che vuole reputarsi civile!»
«Non mi sembra – conclude amareggiato il cittadino – che permettere questi comportamenti illegali siano la strada giusta per integrare queste persone, anzi la cosa che capiscono subito è che in Italia ognuno può farsi beffe della legge e fare quello che vuole! Altro che integrazione, questa è integrazione a delinquere! Confido in un vostro pronto e sollecito intervento, avete tutti i mezzi e il potere per farlo, affinché cessi questo mercimonio del dolore».
«Per quanto riguarda i parcheggiatori abusivi – ha risposto il sindaco Maurizio Mangialardi – il controllo sull’immigrazione spetta alle forze di Polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, ecc.), che assicurano nel territorio le necessarie indagini per cercare di investigare sugli ingressi irregolari, ma soprattutto sui capi delle organizzazioni criminali che sfruttano altri soggetti per i propri interessi, una vera vergogna».
Molto spesso però la segnalazione di certi comportamenti rimane sui social network, al bar o in strada, senza quasi mai arrivare a una vera e propria denuncia alle forze dell’ordine.
Il sindaco opta per il dialogo: «Basta tentare di rapportarsi con questi ragazzi con la necessaria comprensione o con un gentile diniego se non si vuole acconsentire alle loro richieste».