SENIGALLIA – Potrebbe partire una raccolta firme contro l’idea di realizzare un parcheggio all’interno dell’ormai noto “Bosco di Topolino” alla Cesanella di Senigallia. A ipotizzarla sono alcuni cittadini dopo essere venuti a conoscenza della proposta di variazione nella destinazione d’uso approvata dal consiglio comunale a fine dicembre scorso.
L’area in questione è quella di via Cimabue, «una piccola oasi verde tra i grigi capannoni molti dei quali, purtroppo inattivi», la definisce Diritti al Futuro. Venne realizzata nel 2008 grazie a un progetto di Eni e Walt Disney: furono piantate decine di arbusti, essenze verdi e alberi per rispettare il protocollo di Kyoto sull’abbattimento dei gas serra.
Ora una porzione di quel Bosco di Topolino – su cui il consigliere Davide Da Ros (allora in forza alla Lega ora in Fratelli d’Italia) spese parole dure contro l’incuria portata avanti dalla precedente amministrazione di centrosinistra – è a rischio per una proposta che la maggioranza di centrodestra – di cui Lega e Fratelli d’Italia sono i più cospicui gruppi consiliari – porterebbe avanti su richiesta di un’azienda della zona, per realizzarvi un’area da destinare a parcheggio in ghiaia.
Secondo Diritti al Futuro i rischi sono molteplici: in primo luogo, «quando si delibera il cambio di destinazione la colata di cemento è dietro l’angolo»; in secondo luogo porterà a un «peggioramento della impermeabilizzazione del terreno». A tutto ciò va aggiunta una considerazione: la crisi economica, è opinione del gruppo di minoranza consiliare, avrebbe reso non necessario il parcheggio, tanto che pure quelli già esistenti sarebbero in eccesso per le esigenze attuali.
Da qui l’idea di raccogliere le firme avanzata da alcuni cittadini che si stanno mobilitando proprio in queste ore per salvaguardare il Bosco di Topolino. Nel frattempo Diritti al Futuro chiede informazioni alla giunta, in particolare agli assessori all’ambiente Elena Campagnolo e all’urbanistica Gabriele Cameruccio, per sapere se esista uno studio specifico di espansione della zona, se è stato chiesto un parere alle associazioni ambientaliste che sono state incontrate dall’amministrazione senigalliese e quali lavori sono programmati.