SENIGALLIA – Sala gremita al cinema Gabbiano di via Maierini per la duplice proiezione del docufilm “Il bambino è il maestro” e per l’incontro con il regista Alexandre Mourot. Un appuntamento che ha raccolto tantissime insegnanti, dirigenti scolastici e genitori per riflettere attorno al metodo pedagogico di Maria Montessori e a quell’autonomia di cui il bambino ha bisogno per crescere.
Prima di girare “Il bambino è il maestro” (“Le maître est l’enfant”) tra il giugno 2015 e il maggio 2017, entrando con la sua macchina da presa nella più antica scuola Montessori di Francia, la Christian Marèchal di Roubaix, il regista Alexandre Mourot ha visitato diverse scuole francesi. Ha incontrato bambini (dai 3 ai 6 anni) alle prese con il contesto e gli strumenti tipici di quel metodo Montessori che punta a far sviluppare il bambino nel pieno rispetto dei propri ritmi e interessi.
La pedagogia Montessoriana si avvale infatti di un ambiente preparato scientificamente per permettere lo sviluppo delle abilità cognitive, sociali e morali di ognuno. Grazie a questo contesto accogliente e stimolante, le attività vengono portate avanti senza premi né punizioni, da educatori e insegnanti formati con corsi ad hoc; sfruttano le tecniche che possano meglio favorire l’iniziativa del bambino, libero di lavorare da solo o in gruppo con materiali specifici per lo sviluppo della creatività.
Le proiezioni di mercoledì 16 ottobre sono state seguite da un dialogo che il regista ha avuto con gli spettatori proprio per comprendere al meglio alcuni passaggi sottolineati nel docufilm prodotto da “Dans le Sens de la Vie” e distribuito da Wanted Cinema in collaborazione con la Fondazione Montessori Italia che ha scelto il cinema Gabbiano tra le poche tappe nella regione Marche. Grazie alle domande della giornalista Laura Mandolini e del pubblico, Alexandre Mourot ha raccontato – tradotto in simultanea dalla dottoressa Emanuela Sbriscia Fioretti – come è nato questo progetto. Il documentario è nato dall’interazione del regista con la figlia: la sua curiosità nel voler esplorare il mondo che la circondava e la voglia di sperimentare ciò che più la stimolavano a prescindere dai suggerimenti dei familiari sono state lo spunto per approfondire il metodo Montessoriano.