Senigallia

Senigallia, personale precario e insufficiente all’ospedale: Cgil, Cisl e Uil bacchettano Asur e Regione

Le tre sigle sindacali si dicono preoccupate per la condizione della sanità senigalliese: chiesto un «programma di stabilizzazione del personale sanitario»

L'ospedale di Senigallia: l'edificio di riadiologia e diagnostica per immagini, nefrologia, dialisi
L'ospedale di Senigallia: l'edificio di riadiologia e diagnostica per immagini, nefrologia, dialisi

SENIGALLIA – Forte preoccupazione in merito alla condizione della sanità senigalliese e del suo ospedale è stata espressa dalle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Preoccupazione sia per il personale del comparto sanitario, tecnico e amministrativo, sia per il personale medico, non sostituito in occasione di pensionamenti o trasferimenti.

Sul tema, la direzione generale dell’Asur ha voluto rassicurare dipendenti del pronto soccorso, la prefettura, la cittadinanza e il mondo politico locale e regionale circa gli immediati provvedimenti che sarebbero stati presi di qui a breve per compensare la quota di medici e infermieri in servizio, attualmente quasi dimezzata.

Nel laboratorio analisi dell’ospedale di Senigallia, spiegano i tre sindacati, «il front-office ha perso tre dipendenti, restando con tre sole unità e conseguente rallentamento nell’esecuzione del prelievo ematico e disguidi nella consegna dei referti, che devono essere inviati ad altre sedi per l’assenza di un dirigente medico che effettui il controllo clinico degli esami e firmi i referti, nonché rallentamenti in tutte le altre varie attività dello sportello. Il personale della radiologia è ridotto ai minimi termini nonostante debba svolgere attività sia per gli utenti esterni sia per i reparti. Il tutto sempre in costante attività covid, per la quale gli esami diagnostici sono fondamentali e frequenti. Il territorio perde personale nei vari front office (sportelli di cassa/cup) generando numerose difficoltà ad erogare il servizio».

A questo punto, dato che ormai lo spirito di servizio del personale è acclarato e gli sforzi sono continui pur in assenza di risposte, Cgil, Cisl e Uil chiedono all’Asur e alla Regione Marche un incontro per discutere delle problematiche e delle risoluzioni: soprattutto chiedono «che si prendano nei prossimi giorni iniziative per garantire l’integrazione dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia e del personale nelle strutture diagnostiche», oltre a un «programma di stabilizzazione del personale sanitario», senza fare ricorso dunque a «contratti precari che non riescono a garantire ai cittadini il rispetto del diritto alla salute in modo efficace».