ARCEVIA – «Abbiamo chiesto chiarezza sulle azioni, minore burocrazia, personale per poter operare, risorse e un nuovo sistema di allertamento. Ma abbiamo chiesto anche che chi gestisce e coordina gli interventi venga sui territori effettivamente colpiti per conoscere concretamente le situazioni». Queste le parole del sindaco di Arcevia, nonché presidente dell’Unione dei Comuni “Le terre della marca senone” Dario Perticaroli dopo l’incontro che si è tenuto ieri 7 ottobre in Regione con i sindaci che hanno subito i danni dopo le forti piogge e l’evento alluvionale che ha sconvolto le province di Ancona e Pesaro Urbino il 15 e 16 settembre scorsi.
«Innanzitutto serve maggiore chiarezza sulle azioni da intraprendere per i vari Comuni coinvolti e colpiti, perché non tutti hanno avuti gli stessi danni: ad Arcevia per esempio non abbiamo avuto l’alluvione come a Senigallia ma un dissesto idrogeologico diffuso che ha devastato il territorio. E questo deve essere chiaro a tutti». E poi le spese per gli interventi in somma urgenza, che dovrebbero essere soggetti a meno burocrazia. Un vantaggio per i sindaci che sono stati individuati anche come soggetti attuatori degli interventi di urgenza con il decreto di Francesco Acquaroli in qualità di commissario delegato eventi meteorologici settembre 2022: nell’atto n.4 del 30 settembre 2022 si individuano come soggetti attuatori i sindaci dei Comuni di Acqualagna, Cagli, Cantiano, Frontone, Pergola e Serra Sant’Abbondio per la provincia di Pesaro e Urbino; di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Genga, Ostra, Ostra Vetere, Sassoferrato, Senigallia, Serra de’ Conti e Trecastelli per il territorio ricadente nella provincia di Ancona.
Si è affrontata anche la questione del personale: per via dei tagli degli anni precedenti, «i Comuni non hanno il personale necessario per poter sopperire alle difficoltà; senza contare i dipendenti che hanno effettuato gli straordinari in questi giorni di emergenza, ora devono essere pagati».
Se è vero che la paura rimane ogni volta che piove, è altrettanto vero che non si può lasciare all’iniziativa del singolo – che sia sindaco, dipendente o volontario – il compito di allertare gli altri comuni. «L’altra sera ho passato tutta la notte ad avvertire i colleghi che ad Arcevia pioveva, poi che aveva smesso e ricominciato: bisogna cambiare sistema di allertamento. Non si può andare avanti così» commenta Perticaroli.
L’incontro tenutosi a palazzo Raffaello è stato ritenuto proficuo dal sindaco di Arcevia ma è un primo passo dove sono state «accolte, ancora solo a parole, le richieste dei sindaci colpiti dal maltempo. E’ chiaro che aspettiamo di vederle scritte queste cose. Nel frattempo abbiamo chiesto con forza che il vicecommissario Babini venga a fare un sopralluogo nei territori devastati, non si può fare il lavoro da dietro una scrivania». Il sopralluogo ad Arcevia, con tutta probabilità, si terrà nella giornata di martedì 11 ottobre.