SENIGALLIA – Territorio «svenduto» alle multinazionali telefoniche. Questa è l’accusa che il comitato “Senigallia Facciamo Eco” muove all’amministrazione comunale, responsabile di aver varato un piano antenne con cui si concedono numerose postazioni, troppe a loro avviso, alle società interessate, e in presenza di un canone annuo decisamente basso.
«Il piano antenne presentato dal comune di Senigallia “regala” alle multinazionali telefoniche, al prezzo calmierato di 800€ /anno) 25 nuove palificazioni (SRB Stazioni Radio Base) su terreno pubblico e privato che presumibilmente andranno ad ospitare oltre 500 nuove antenne disseminate su tutto il territorio comunale, nonostante che sullo stesso siano già esistenti oltre 50 SRB che ospitano oltre 1000 antenne» spiegano dal comitato senigalliese, precisando di non essere contrari «a prescindere all’adozione di un regolamento».
I cittadini e attivisti fanno anche un confronto con la vicina città di Pesaro dove, nonostante vi sia «una copertura fibra e wireless di gran lunga inferiore a quella di Senigallia» è stato approvato recentemente un piano antenne che concede 5 postazioni a fronte di 30 nuove richieste da parte dei gestori. Una differenza di non poco conto.
Drastico il giudizio quindi del comitato Facciamo Eco: «in questo modo l’amministrazione e l’assessore competente (?) di Senigallia svendono il territorio, sottoponendolo ad uno scellerato scempio paesaggistico e ad un ancor più grave rischio per la salute della popolazione, non ponendosi invece a difesa e baluardo dei cittadini, come dovrebbero, cercando di arginare lo strapotere delle multinazionali telefoniche. Senza contare che le stesse possono subaffittare le postazioni ad altre compagnie telefoniche, lucrando sul suolo pubblico, aggiungendo al danno, la beffa per i cittadini».
Altro punto dolente, oltre al basso coinvolgimento dei cittadini sul delicato tema, è la mancata previsione di un sistema di monitoraggio per tenere, in via cautelativa, «sotto controllo i livelli di emissione elettromagnetica delle antenne esistenti e quelle che verranno installate».